Autore: Redazione
05/10/2017

Il tuo vino preferito, si amplia il business di Winelivery

La società che propone un ecommerce dedicato alle bevande alcoliche amplia il proprio raggio di azione e dopo Milano si appresta ad aprire a Bologna e poi a Torino. Ne parliamo con la co-founder e cmo Andrea Antinori

Il tuo vino preferito, si amplia il business di Winelivery

Mettete una di quelle sere in cui si palesa all’improvviso un invito a cena, o magari la cena è organizzata da voi, ma vi accorgete con crescente orrore di non avere a disposizione un vino che possa accompagnare in maniera appropriata l’incontro, ma neanche una grappa che possa aiutare il post pasto, e le lancette corrono veloci e non è che conti poi molto, perché tanto rivendite, enoteche e cantine sono già tutte chiuse. Che fare? Inventare un forfait all’ultimo respiro, dopo aver consultato l’ultima dispensa del manuale delle scuse? Oppure contattare Winelivery. Un momento, cos’è Winelivery?

Milano, Bologna e Torino

«Si tratta un servizio di spedizione di bevande alcoliche, un invio che avviene entro 30 minuti dalla richiesta, alla temperatura più appropriata per ogni prodotto. Non è per tutti però: i più fortunati oggi vivono a Milano, a breve lo saranno anche i bolognesi e, verso fine anno, o principio del 2018, anche i cittadini di Torino potranno usufruire di Winelivery». A parlare è la co-founder e cmo Andrea Antinori che, con Francesco Magro, non più tardi di un anno e mezzo fa, ha inaugurato il servizio.

L’offerta

«Possiamo contare su circa 1500 scelte, tra vini, birre, amari, grappe, champagne, prodotti vegani, biologici, stranieri (argentini, tedeschi). Il segmento di riferimento è l’Horeca, quindi non stiamo parlando di prodotti da supermarket. Inviamo anche cocktail kit, ossia tutto il necessario per imbastire un vero e proprio cocktail, e quindi super alcolici, companatico, bicchieri e pure il ghiaccio, il tutto all’interno di una speciale confezione» aggiunge Andrea Antinori.

Utenti e clienti

E dopo quasi due anni di vita, il giocattolo sembra viaggiare a vele spiegate, anche se gli inizi non sono stati semplici: «Siamo partiti come startup nel gennaio del 2016, senza far leva su finanziamenti fino all’inizio di quest’anno, a quel punto abbiamo realizzato un primo round di crowfounding e abbiamo ottenuto un finanziamento bancario di 100.000 euro. Oggi possiamo vantare circa 7000 utenti e tra i 3000 e i 3500 clienti, cioè utenti che hanno ordinato più volte. Gli ordini avvengono attraverso un’app (gestita tecnologicamente a livello interno), oppure direttamente sul sito».

Primi passi in comunicazione

Come comunicare un simile servizio? «Il primo passo è stato attuare delle operazioni di co-marketing con altre startup. Ora siamo impegnati in una campagna di awareness, abbiamo allestito un tram personalizzato, abbiamo le nostre hostess. In rete, il traffico sul sito (www.winelivery.com/) è in aumento, l’azione su Facebook è costante».

Pionieri

Cosa vi attendete dai prossimi mesi? «Siamo partiti ricchi di entusiasmo, a fari spenti, e siamo arrivati a poterci fregiare del titolo di startup Unicorn, un titolo che solitamente porta a essere considerati dei pioneer. Ed effettivamente, quello che io e Francesco Magro abbiamo costruito è abbastanza unico».