Autore: Redazione
22/01/2018

Red Carpet: il business è sempre incentrato sui talent, nel 2018 punta a un fatturato di 3 milioni

La società fondata da Ellida Bronzetti e Fabrizio Carratù cresce nell’ambito produttivo e nella comunicazione social in ottica integrata per i broadcater; in vista anche l’apertura a Milano

Red Carpet: il business è sempre incentrato  sui talent, nel 2018 punta a un fatturato di 3 milioni

Parte oggi su Alpha il nuovo programma “Campi di battaglia”, sei puntate dedicate alle storie di vittorie personali di altrettanti sportivi di successo, da Martin Castrogiovanni ad Aldo Montano, da Marco Materazzi a Flavia Pennetta, Ivan Zaytsev e Gennaro Gattuso. Un progetto interamente pensato e costruito per il canale maschile della De Agostini Editore dalla Red Carpet, azienda specializzata nella gestione della presenza di talent in progetti televisivi e di comunicazione. «Con “Campi di battaglia” si avvera la nostra ambizione di raccontare il fattore “C” che contraddistingue il campione dal semplice talentuoso, un mix di capacità e mentalità vincente che si trasforma in successo». A parlare è l’amministratore delegato Ellida Bronzetti, nel 2008 fondatrice di Red Carpet insieme a Fabrizio Carratù. «Oltre a questo volevamo raccontare le battaglie personali che questi sportivi hanno affrontato e vinto, ispirati dal libro “Bambini infiniti” di Emanuela Audisio».

Red Carpet oggi

Oggi, la Red Carpet è una realtà da dieci collaboratori - in azienda lavorano anche le sorelle di Ellida Bronzetti, Letizia ed Elisabetta - a cui si aggiungono i due fondatori e un consulente all’estero, con un fatturato di 2,4 milioni di euro, che cresce a un ritmo del 32% annuo, e un obiettivo, per quest’anno, a quota 3 milioni di euro.

Al centro ci sono i talent

Inizialmente, la Red Carpet si occupa di fornire servizi vari ai calciatori che vanno in televisione. Da quando la Nazionale italiana ha vinto i Mondiali in Germania, nel 2006, questi ultimi sono diventati delle vere e proprie star. Bronzetti se ne occupa già da tempo, così come delle partecipazioni dei vip in trasmissioni tv, lavorando nella gestione delle risorse artistiche di RTI guidata da Giorgio Restelli, dove cura i casting di “Paperissima”, “Buona domenica”, “La Fattoria”, “Matrix”, tanto per citarne alcuni. Carratù viene dal mondo della comunicazione e della consulenza. «Mio padre lavorava nel calcio - spiega ancora Ellida Bronzetti - perciò è stato naturale per me rivolgermi con successo a quel mondo. Una volta aperta la società, abbiamo continuato a collaborare con Mediaset, e la svolta arriva con “C’è posta per te” e “Amici” e l’approdo di David Beckam in Italia».

I protagonisti in tv

Nelle proprie trasmissioni, Maria De Filippi è pronta a ospitare i grandi nomi, e il campione inglese è una star internazionale rappresentata dalla società americana CAA. Questo apre alla Red Carpet le porte di Hollywood e di Los Angeles, dove oggi ha anche un collaboratore in pianta stabile, il che permette di contattare personaggi del calibro di Charlize Theron (Festival di Sanremo, “C’è posta per te”), Sharon Stone (“Amici”), Jude Law (“C’è posta per te”) o Matthew McCounaghey (“Amici” e “C’è posta per te”) all’indomani della vittoria agli Oscar, solo per citarne alcuni.

Posizione di consulenza

«Siamo diventati un punto di riferimento per i broadcaster grazie alla fitta rete di contatti nel mondo dello sport, del cinema italiano e straniero, ma anche in altri ambiti. A suo tempo abbiamo scelto di non essere un’agenzia di rappresentanza dei talent, la nostra è una posizione di consulenza per progetti che coinvolgono personaggi celebri». La lista dei nomi che la Red Carpet ha portato nella tv italiana è molto lunga, ma oltre a quelli citati vale la pena ricordare star quali Dustin Hoffman, Robert De Niro, Michael Douglas, Al Pacino, Kevin Spacey, Sean Penn, Keanu Reeves, Patrick Dempsey, Matt Dillon, Bradley Cooper, Gerard Butler. Inoltre ci sono i palloni d’oro: Cristiano Ronaldo, Ronaldinho, Kakà, Fabio Cannavaro, Andriy Shevchenko, Gianni Rivera. La Red Carpet lavora con Mediaset, Rai (“Che tempo che fa”, Festival di Sanremo), Discovery Italia (Dmax, Real Time), De Agostini Editore, Fascino, Endemol, Bolton, Warner Bros., Electronic Arts, Procter&Gamble e Trollobeads.

Fabrizio Carratù
Lo sviluppo del business

Con il tempo, le attività di Red Carpet si allargano alla produzione di format e alla gestione di progetti di comunicazione, soprattutto digital e social, che coinvolgano questi personaggi. «Il nostro focus è, e rimane, sui talent - spiega Carratù -, sia come protagonisti di partecipazioni televisive, sia come testimonial in attività social sviluppate attraverso i loro profili, che funzionano da amplificatori e con risultati perfettamente misurabili. In questo contesto, GroupM e Mediacom sono stati i primi centri media a credere nella nostra esperienza nell’individuazione di talent da integrare in progetti speciali di comunicazione». Un esempio per tutti, la campagna social di M&M’s con Gigi Buffon in occasione degli Europei 2016 che ha generato 1,5 milioni di interazioni.

La partnership con Warner Bros.

Red Carpet collabora anche con Warner Bros., per cui cura progetti editoriali sempre incentrati sull’utilizzo di testimonial. Questi progetti di comunicazione sono gestiti da un team dedicato di quattro persone, guidato da Manuela Nunnari, che crea campagne ad hoc intorno ai talent.

Gli obiettivi strategici del 2018

Nel decimo anno di vita, Red Carpet punta a sviluppare ulteriormente il settore produttivo e la comunicazione social in ottica integrata. «Il mercato degli artisti in tv è maturo, e in questo ambito siamo leader - commenta Ellida Bronzetti -. Quest’anno puntiamo a sviluppare per i broadcaster contenuti originali che includano già talent e brand che si associano a quei volti e a quei format».

Dieci anni

Per il decimo compleanno, oltre a una degna celebrazione - «pensiamo a una festa da intitolare “Yes, we ten”» - la Red Carpet si vuole regalare una nuova sede milanese oltre a quella romana attuale. E chissà, realizzare un sogno nel cassetto: sbarcare nel mercato cinematografico con un film o un documentario sempre a tema sportivo.