Autore: Redazione
30/03/2018

Milan: dieci nuove partnership nella stagione calcistica 2017/2018, il valore è in crescita del 15%

Il club rossonero ha presentato i risultati del nuovo corso avviato con l’ingresso del direttore commerciale Lorenzo Giorgetti; l’accordo con Puma per la sponsorizzazione della maglia, al via dal 1° luglio, si concluderà dopo 5 anni

Milan: dieci nuove partnership nella stagione calcistica 2017/2018, il valore è in crescita del 15%

Il Milan festeggia una stagione proficua sul fronte delle sponsorship, iniziata con la nomina del nuovo direttore commerciale Lorenzo Giorgetti proprio all’inizio della stagione in corso, che ha portato all’ingresso di una decina di nuovi brand, e culminata con l’accordo con Puma per la maglia al posto di Adidas a partire dal 1° luglio. L’accordo, siglato lo scorso gennaio, ha durata di cinque anni, e «tra risultato sportivo e merchandising - ha spiegato Giorgetti a DailyMedia in occasione di un evento che si è tenuto due giorni fa - il valore complessivo della sponsorizzazione raggiungerà quello di Adidas» di circa 20 milioni annui. La stagione calcistica 2017-2018 è stata «presa in corsa rispetto alla precedente gestione, ma abbiamo mantenuto una forte relazione con i clienti e siamo riusciti a far entrare marchi prestigiosi» come Starcasinò, Alpen Water, Nilox, Gi Group, DXC, VWIN e Konami (Pes2018), che si sono affiancati agli sponsor già in casa quali Emirates, Nivea, Banco BPM, TIM, Toyo Tires, Frecciarossa, Diesel, Premium Mediaset, Fujitsu, Nilox, GKFX, Ricoh e Radio 105. Aon e Snai, anch’essi già in casa, hanno rinnovato la fiducia con la nuova gestione. Non solo: «Sono raddoppiati gli abbonati» che salgono a 34mila, inclusa la corporate hospitality. Complessivamente, il valore delle sponsorship cresce del 15%, al netto dei due partner principali che hanno chiuso i rapporti con il club rossonero, vale a dire la già menzionata Adidas e Audi, uscita già lo scorso anno.

I contenuti al centro della nuova visione sulle sponsorship

Il momento è delicato per il Milan, sia sul fronte finanziario, per via dell’aumento di capitale di 37 milioni a cui far fronte, sia per le perplessità sulle reali risorse del nuovo proprietario Yonghong Li. Per consolidare il rapporto di fiducia con i partner, il club li ha incontrati l’altro ieri presso la Tenuta La Montina, casa vinicola in Franciacorta che, tra l’altro, produce l’extra brut “RossoNero” e ogni anno una cuvée personalizzata Milan. «Abbiamo loro raccontato i risultati della prima parte della stagione» commenta Giorgetti, vale a dire gli 1,1 milioni di spettatori totalizzati nei primi 6 mesi di campionato, con una media di circa 55mila a partita. Complessivamente, in Italia, l’ascolto televisivo del Milan tra Sky e Mediaset ha raggiunto i 36 milioni di persone, a cui si aggiungono gli oltre 8 (32,4% di share) di Rai1 generati dal derby di Coppa Italia giocato lo scorso dicembre e vinto dal Milan per 1 a 0 sull’Inter. La global audience generata dal club rossonero ammonta a 89 milioni di persone, in crescita del 42% sulla passata stagione. Le buone audience hanno garantito ai partner una visibilità in crescita del 30/35%: «Il nostro nuovo approccio è fornire alle aziende delle opportunità di comunicazione attraverso contenuti coerenti sul fronte sia dell’appeal per i nostri tifosi, sia dell’interesse per i clienti» spiega ancora Giorgetti. Sono contenuti prodotti dal Milan, veicolati attraverso le piattaforme televisive e digitali, tra social e streaming web, secondo una logica verticale e scadenzati come in un palinsesto, che hanno il vantaggio di essere rivolti a un pubblico estremamente profilato e motivato positivamente nei confronti del Milan.

Il posizionamento nel contesto internazionale

Con 402 milioni di tifosi complessivi, il Milan è l’ottavo club più seguito a livello mondiale. Lo dice uno studio Nielsen condotto su 45 squadre. Secondo la “Deloitte Football Money League 2018”, il club rossonero scivola però al di sotto del ventesimo posto del ranking mondiale per ricavi. Tra i nuovi mercati sui quali si punta per sviluppare il business c’è ovviamente, la Cina, dove il Milan è il secondo club calcistico più amato dopo il Real Madrid con 101 milioni di fan.

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Lorenzo Giorgetti
Il marketing tra corporate hospitality e crm

Il Milan punta a raddoppiare, attraverso interventi strutturali, gli attuali 3.500 corporate seat di San Siro, «una struttura datata sotto questo punto di vista» commenta Giorgetti. Oltre che a San Siro, la corporate hospitality sarà incentivata anche a Milanello in occasione degli allenamenti della squadra. Lo stadio che il Milan condivide con l’Inter «è il secondo monumento di Milano più visitato dopo il Duomo». Con i “cugini”, il club rossonero condivide la società M-I Stadio che gestisce tra l’altro il San Siro Store, dove l’80% dei fatturati viene registrato proprio nei giorni in cui non si gioca. L’accordo è in scadenza il 30 giugno, ed è allo studio un rinnovo per lo sviluppo commerciale dello stadio. Sul fronte abbonamenti e vendita biglietti, anche se si prepara una campagna istituzionale per la nuova stagione, il Milan punta essenzialmente sul customer relationship management: «Abbiamo un database proprietario di 2,7 milioni di utenti, tutti profilati singolarmente perché si tratta di persone che hanno effettuato transazioni». “Casa Milan”, infine, sarà rilanciata come location, grazie al rinnovo del ristorante e all’utilizzo del piano terra per la realizzazione di eventi. Intanto, il museo registra a oggi 70mila visitatori.