Autore: Redazione
28/06/2018

Mediaset: allo studio accordo paneuropeo con ruolo da leader; per il calcio colloqui con Sky e Perform

Approvato il bilancio 2017 e rinnovato il CdA fino al 2020, Fedele Confalonieri rieletto presidente; Pier Silvio Berlusconi: «I Mondiali di calcio creano margini, ma nei primi cinque mesi di quest’anno stiamo guadagnando quote anche senza»

Mediaset: allo studio accordo paneuropeo con ruolo da leader; per il calcio colloqui con Sky e Perform

Mediaset sta lavorando al progetto di un accordo paneuropeo con altri primari broadcaster, non necessariamente di piccole dimensioni, ma sempre con il Biscione come primo azionista, nella posizione di «locomotiva trainante», ha detto Pier Silvio Berlusconi a margine dell’assemblea dei soci che, ieri, ha approvato il bilancio 2017 e eletto il nuovo consiglio di amministrazione. «Siamo interessati a creare qualcosa in Europa di cui saremmo il motore, non siamo interessati ad aggregarci a qualcosa che già c’è. Stiamo valutando varie possibilità, è tutto in divenire». Intanto, Mediaset incassa il successo dei Mondiali di calcio in Russia, sia sul fronte degli ascolti - con una media di 4 milioni di spettatori e il 26% di share -, sia sul fronte della raccolta pubblicitaria «andata molto, molto bene, oltre le nostre aspettative». «Senza i Mondiali, il mercato sarebbe negativo - ha spiegato il vice presidente e amministratore delegato di Mediaset -, ma noi guadagniamo quote anche senza già nei primi cinque mesi dell’anno». Grazie a Russia 2018, la positività aumenta nel primo semestre: «In attesa dei dati definitivi possiamo già confermare un segno più importante».

Accordi con Perform e Sky per l’offerta calcio

Sempre in tema calcio e della prossima stagione di campionato, Berlusconi ha confermato colloqui in corso con Perform, ma anche con Sky, per «offrire qualcosa di calcio agli abbonati di Premium, senza un minimo garantito e sempre che non sia peggiorativo rispetto al piano industriale al 2020, presentato a Londra, che non prevede il calcio per la pay tv. Gli accordi, comunque, non sarebbero fatti per il conto economico, ma per dare continuità all’offerta» per la base utenti che sta tenendo, a fronte dell’ipotesi prudenziale fatta nel piano al 2020 in termini di calo di abbonati. Del resto, il piano lo dice chiaramente: «noi avevamo ipotizzato una Premium senza calcio, ma con un’offerta di cinema e serie tv per il digitale terrestre. Inoltre, il piano parla di digital trasformation verso il modello over the top, stile Infinity. Con l’accordo con Sky, però, noi siamo editori pay di contenuti sul satellite, oltre che sul digitale terrestre e sul web». Tornando ai ricavi pubblicitari generati dai Mondiali «l’evento creerà un margine e stiamo migliorando» rispetto ai fatturati raccolti alla vigilia dell’evento, intorno agli 80 milioni di euro, a fronte di un costo per 78 milioni di euro secondo le voci di mercato.

Mondiali più visti degli ultimi vent’anni

Nel suo discorso di apertura, il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, ha sottolineato gli ascolti ottenuti dai Mondiali di calcio 2018 nelle prime 36 partite trasmesse, «superiori a quelli del 2014 trasmessi da Rai e Sky con 3,5 milioni di spettatori in media. E l’Italia giocava. Risulta che il nostro Mondiale è quello con il più alto ascolto degli ultimi vent’anni»; e spicca anche la marginalità, «mai ottenuta nella storia televisiva con un evento sportivo». Confalonieri ha anche accennato alla vicenda Vivendi e al recente accordo con Sky che ha portato l’offerta cinema e serie tv di Premium sulla piattaforma satellitare. Con Telecom Italia, invece, è stato siglato l’accordo che porta tutti i canali free di Mediaset su TIM Vision a partire da gennaio 2019. Al centro dell’attenzione di Confalonieri c’è anche il conflitto tra editori tradizionali e big del web, in merito al quale il presidente Mediaset sostiene la presa di posizione delle istituzioni europee.

Rinnovato il CdA

L’assemblea dei soci, dunque, ha rinnovato a Fedele Confalonieri l’incarico di presidente del consiglio di amministrazione, che è stato rinnovato. Nel nuovo CdA, che resterà in carica fino al 2020, sono stati eletti, dalla lista Fininvest, i seguenti nomi: Fedele Confalonieri, Pier Silvio Berlusconi, Marco Giordani, Gina Nieri, Niccolò Querci, Stefano Sala, Marina Berlusconi, Danilo Pellegrino, Carlo Secchi, Marina Brogi, Francesca Mariotti, Andrea Canepa. Per quanto riguarda, invece, la lista di minoranza presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio e di investitori istituzionali sono stati eletti Giulio Gallazzi, Costanza Esclapon e Raffaele Cappiello.