Iliad: nella consultazione per il planning possibile coinvolgimento di OMG e Dentsu Aegis Network
L’operatore di tlc, noto in Francia con il marchio free e di cui, nel nostro Paese, è da poco a.d. Benedetto Levi, sta definendo anche i partner di comunicazione per un lancio atteso entro l’estate
Le offerte di lavoro immesse sul suo sito, da poco operativo, legate anche alla selezione di store manager e consultant di quelli che saranno i relativi punti vendita di cui è programmata l’apertura, fanno capire che le attività di Iliad per il lancio nel nostro mercato stanno prendendo un’ulteriore accelerazione dopo l’annuncio di metà mese sulla nomina di Benedetto Levi come a.d. Il tutto avviene con estrema riservatezza, tanto che a oggi ancora non si sa se la compagnia fondata in Francia da Xavier Niel opererà con il suo stesso nome o con il marchio free, che gli ha permesso di diventare rapidamente uno dei principali operatori di telecomunicazioni oltralpe, con più di 19 milioni di abbonati, di cui quasi 13 milioni alla telefonia mobile e oltre 6 alla banda larga e ultralarga.
Tanto meno è dato sapere il periodo di lancio che, comunque, dovrebbe essere prima dell’estate. Pure sul fronte della comunicazione tutto è top secret, ma qualcosa si sta muovendo: secondo quanto risulta a DailyMedia, infatti, è già stata avviata una consultazione per il planning che, alla fine, dovrebbe vedere coinvolti OMG e Dentsu Aegis Network ( di cui fa parte Vizeum, che segue Iliad, appunto, in Francia). Anche quelle sul budget restano ipotesi, con un range di investimento, però, stimabile in almeno una ventina di milioni di euro. Il gran segreto è per sorprendere la concorrenza che, però, se pure altrettanto nega, si sarebbe già attrezzata per rispondere adeguatamente con appositi marchi low cost e relativi stanziamenti a sostegno.
Forti investimenti
Il Gruppo Iliad è l’inventore della Freebox, la prima box ADSL multiservizi. free ha dato origine a numerose innovazioni sul mercato dell’accesso alla banda larga e larghissima (VoIP, IPTV, costo mensile fisso per le chiamate verso numerose destinazioni). Dal 2012, ha “democratizzato” l’uso del cellulare, proponendo offerte semplici, senza obbligo minimo di durata del contratto, e a un costo molto competitivo. Il Gruppo ha ufficializzato di aver già speso una sessantina di milioni di euro in Italia, la maggior parte dei quali per assicurarsi alcune frequenze di Wind Tre, e di essere pronta a investire oltre 1 miliardo, creando un migliaio di posti di lavoro.
Nel primo semestre 2017, in Francia ha registrato un utile netto di 232,6 milioni di euro, in rialzo del 22,1% sui 190,4 dell’omologo periodo del 2016, sulla spinta dell’attività nella telefonia mobile. Il margine operativo lordo consolidato è pari a 874,6 milioni (+8,2%). Il fatturato del Gruppo è cresciuto del 7,3%, a 2,46 miliardi. In Italia avrebbe l’obiettivo di raggiungere in dodici mesi il 10% del mercato. In merito, l’emittente televisiva transalpina BFM TV ha fatto riferimento a 6 mila ripetitori su cui Iliad potrà contare entro i primi tre anni, contro i 17 mila circa di TIM o Vodafone, con una copertura, tuttavia, che sarà assicurata dal roaming anche sulla rete Wind Tre. Per dare solidità all’intero progetto di espansione, pare che Iliad si stia concentrando molto sul network, sugli accordi di interconnessione e su quelli commerciali legati alla portabilità del numero.