Autore: Redazione
08/01/2019

Hoopygang annuncia l’ingresso di Simone Pepino come Sales Director, in arrivo nuovi prodotti

L’intervista di DailyNet ad Adrian-Doron Sordi, Ceo e co-founder dell’azienda, per fare il punto sui nuovi progetti nell’anno in corso, in cui si prevede il consolidamento del suo settore di riferimento: il social influencer marketing

Hoopygang annuncia l’ingresso di Simone Pepino come Sales Director, in arrivo nuovi prodotti

Adrian-Doron Sordi, Ceo e co-founder di Hoopygang

di Anna Maria Ciardullo

Hoopygang, tech company italiana specializzata in social influencer marketing, si prepara a vivere un 2019 ricco di novità e di grande crescita, avviato con l’annuncio di un nuovo membro del management team, Simone Pepino, che fa il suo ingresso in azienda come Direttore Commerciale.

«L’arrivo di Simone, persona di grande talento e professionalità, segna l’inizio di un nuovo capitolo per l’azienda, che si appresta a vivere un anno di grandi cambiamenti, un’intensa crescita del team, dove annunceremo presto anche nuove unit e nuove posizioni e, più in generale, del business, sia in termini di quote di mercato, sia in termini di rapporti con le centrali media e con tutti gli attori dell’ecosistema, con i quali stringeremo partnership ancor più strutturate. Inoltre, già entro la prima metà dell’anno annunceremo alcune delle molte novità di prodotto e di servizio che abbiamo in cantiere per il 2019», spiega a DailyNet il Ceo e co-founder, Adrian-Doron Sordi. Pepino entra a far parte del team di Hoopygang dopo aver ricoperto la stessa carica in Ligatus per il mercato italiano negli ultimi due anni.

Il manager torinese, ha avuto la responsabilità di strutturare le direttive commerciali e la gestione strategica lato new business, con focus sui clienti top spender e sui centri media. In passato Pepino ha ricoperto ruoli di leadership anche per Tiscali Advertising, Smartclip ed Ediscom. La sua uscita da Ligatus è stata anticipata dal nostro giornale.

I numeri di Hoopygang

Hoopygang, ad oggi, opera con un network di quasi 30.000 influencer in Italia e oltre 3,5 nel mondo e vanta clienti del calibro di Sony Music, Sisal, Aruba, Esselunga, Register, Gameloft e Mela Val Venosta. «Il posizionamento dell’azienda fa leva su due anime - continua Sordi - da una parte gestiamo una piattaforma proprietaria self service, Relation, pensata e sviluppata per le aziende che vogliano costruire e mantenere relazioni e partnership con influencer e creator di alto profilo, con focus sul posizionamento, quindi, una dimensione più puramente di servizio. Dall’altra, abbiamo un’anima più consulenziale, attraverso la quale creiamo progetti che coinvolgano gli influencer, per conto dei brand». 

Per le imprese stringere rapporti di valore con un influencer significa raggiungere una vasta porzione di pubblico a costi decisamente ridotti. La scelta del miglior influencer deve, però, essere razionalizzata: Hoopygang offre ai suoi clienti supporto strategico, creativo e mediatico nello sviluppo di campagne per la viralizzazione del contenuto attraverso uno screening approfondito dell’audience di riferimento, permettendo la scelta dei migliori influencer non in base al numero dei follower, ma alla conoscenza del pubblico reale che c’è dietro.   

Focus sulla trasparenza

Un approccio, che lo stesso Ceo definisce a “tolleranza zero” per quanto riguarda le pratiche fraudolente che affliggono il settore dell’influencer marketing. L’impegno di Hoopygang per garantire la trasparenza, infatti, è totale, associati allo IAP dall’anno scorso, lavorano solo con creator affidabili e che promuovano le buone pratiche online.

«La trasparenza nel mondo del social influencer marketing si gioca su due livelli - spiega ancora Sordi - da una parte riguarda la disclosure delle collaborazioni, che non è nuova ed è anche oggetto di normative ad hoc, ma di cui troppo spesso ancora se ne sottovaluta l’importanza, insieme al rispetto delle regole che i social impongono attraverso i loro branded tool. Dall’altra c’è il livello di effettiva performance che determina il valore di un creator, anche in termini di genuinità e che si riflette moltissimo sui rapporti di fiducia che deve instaurare con gli utenti, dove si gioca davvero il successo di una campagna di influencer marketing».

Il 2019 sarà senza dubbio l’anno dell’influencer marketing, che secondo le previsioni di Sordi, vivrà un altro periodo di crescita dirompente e di consolidamento, passando da “nuovo” canale a voce fissa nei media mix delle aziende. «Questa maturazione del canale porterà alla nascita di una più decisa e innovativa offerta di servizi specifici per brand e creator da parte delle piattaforme social, in particolare Fabebook, Instagram e YouTube», conclude il Ceo.