Astarea presenta il dossier “Beauties” sulle tendenze della bellezza come stile di vita
Sono quattro i trend identificati nell’ambito dell’approfondito studio dal titolo “Andare a Tempo”: Espansione; Molteplicità; Concentrazione e Circolarità

Astarea, società di ricerche di mercato, sociali e di opinione, ha presentato il dossier “Beauties” nell’ambito dello studio sulle tendenze “Andare a Tempo”. Per “Beauties” s’intende il racconto delle tendenze della bellezza non tanto, o non solo, dal punto di vista estetico, ma come stile di vita, perché coinvolge valori, comportamenti, pratiche, rituali che non riguardano solo la cosmesi, ma che incrociano i mercati più diversi: dal fashion, all’alimentazione, alla salute, al lusso, al fitness, ai prodotti per animali, all’elettronica, alla detergenza, al farmaceutico. I modelli di bellezza oggi esprimono quanto mai i rapporti con i consumi, attraversando le pratiche di marketing e di comunicazione, i mood socio-culturali circolanti, e sanciscono la cifra del proprio essere nel mondo, la visione delle relazioni sociali. Le diverse direzioni del “Beauties” possono essere sintetizzate nei quattro macro trend trasversali, che disegnano il mapping delle tendenze Astarea “Andare a Tempo” 2016-2018.
Espansione
Il trend Espansione implica un accrescimento inedito delle possibilità di soddisfare bisogni e desideri, e anche di stimolare aspirazioni inconsuete, con ampi spazi per effetti sorpresa. Rispetto al “Beauties”, ciò significa innanzitutto l’emergere di nuove identità estetiche, come quelle asiatiche e africane che espandono i modelli di bellezza con nuovi look e corrispondenti stili culturali. In questo quadrante si posiziona anche l’innovazione digitale, che implica l’espansione delle possibilità soprattutto nel mondo del fitness, ma anche in quello degli animali, sempre più connessi ai loro padroni e anche protagonisti dei social: l’aspirazione alla bellezza sempre più investe anche il mondo pet.
Molteplicità
Il trend Molteplicità prevede il ribaltamento degli assetti consolidati in risposta ad esigenze esplorative e ludiche. Nel “Beauties”, ciò significa il rifiuto della distinzione delle estetiche donna-uomo per valorizzare look più sfumati, che implicano, nel campo cosmetico, la creazione di prodotti non più basati sugli specifici rituali uomo-donna, ma che sono sostanzialmente focalizzati sulla funzione, il benefit, il risultato. Analogamente, nel retail la segmentazione per genere nei reparti viene sostituita da una classificazione concept-based. La componente più ludica del trend implica l’aspirazione a pratiche di bellezza estreme, che introducono elementi come i metalli preziosi che diventano maschere di bellezza o materiali organici di origine animale. Al tempo stesso, si capovolgono concetti spalmo-mangio con lo sviluppo di prodotti alimentari espressamente pensati per la salute e la bellezza della pelle: la bellezza viene dal di dentro.
Concentrazione
Il trend della Concentrazione indica la valorizzazione del contatto fisico e diretto con le cose, la valorizzazione della terra e l’enfasi sulla personalizzazione. Per il “Beauties”, ciò significa recupero della naturalezza originaria e organica della pelle anche in un’ottica no-make-up, un ritrovato contatto con la terra attraverso l’uso o di prodotti primordiali come olio e semi, oltre a terapie estetiche che si fondano sul fattori umano più individuale in assoluto, come il Dna. In tema d’individuazione, nel fashion si recuperano estetiche molto connotate degli anni novanta, per rivisitarle nei materiali e nel look - streetwear e hip-hop.
Circolarità
Il quarto macro-trend, la Circolarità, afferma la ridefinizione delle scelte di base di individui e organizzazione in direzione della sostenibilità considerata in senso lato. Per il “Beauties”, questo implica il recupero di identità e fisionomie ed estetiche diverse, una svolta quasi militante di una bellezza storicamente reietta e ora vessillo di un up-date di valori e canoni estetici. Dalla vitiligine allo scompigliato, dal curvy spinto a estremi impensabili fino a vere e proprie unicità dermatologiche oggi sinonimo di bellezza “fiera” e “leading the change”.