Autore: Redazione
05/07/2017

Assirm Innovation Index: l’Italia è solo penultima nella classifica europea

Fanalino di coda è la Grecia, che apre il 2017 in negativo. In gioco c’è il cosiddetto potenziale di innovazione, l’importante indicatore ideato dall’associazione

Assirm Innovation Index: l’Italia è solo penultima nella classifica europea

Per il potenziale d’innovazione italiano, il 2017 potrà essere un anno positivo. L’ultima release dell’Assirm Innovation Index - il primo indicatore Made in Italy che misura la capacità di un Paese di promuovere e generare innovazione, ideato da Assirm, l’associazione delle aziende di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale – segna, infatti, un timido +0,3% rispetto ai dati dell’ultimo trimestre 2016. La crescita c’è, ma inferiore rispetto ai vicini europei che crescono di più, e più in fretta, rispetto al nostro Paese. Analizzando il trend europeo degli ultimi quattro trimestri del 2016 e del primo trimestre del 2017, è il Portogallo a mostrare il maggiore slancio in termini di potenziale d’innovazione, arrivando a guadagnare la prima posizione della classifica con un complessivo +5,4%. La Grecia, unico Paese a non essersi mai discostato dall’ultima posizione, apre il 2017 con un -0,2%; il dato in assoluto più negativo tra i Paesi Europei. Per chiudere la panoramica, è interessante notare come Olanda, Spagna e Svezia abbiano mantenuto un ordine di crescita costante, con un indice sempre positivo, rispettivamente dello +0,5%, +4,5% e +3,7%, riuscendo, così, a posizionarsi, anche per nei primi mesi del 2017, ai vertici della classifica. “Nonostante i valori positivi dell’indice - commenta Maurizio Pessato, membro del Comitato Scientifico Assirm -, il nostro Paese non sembra essere riuscito a ingranare la stessa marcia dei suoi vicini. Questo segnale lanciato dall’indice è importante per stimolare l’attenzione verso il cardine principale della competitività del sistema Italia; nei prossimi anni è sul terreno dell’innovazione che si misureranno i paesi per migliorare le condizioni di vita complessive”.