AppLift pubblica un ebook sull’ ad fraud su mobile: fenomeno in evoluzione
La compagnia ha esaminato un tema molto attuale: l’Asia l’area più colpita, mentre le categorie di applicazioni meno virtuose sono entertainment, news ed education

La mobile advertising technology company AppLift ha rilasciato nei giorni scorsi lo studio “Mobile Advertising Fraud: The Next Battlegrounds”, in cui fornisce una panoramica della situazione attuale delle frodi pubblicitarie a livello mondiale. Si tratta di un ebook, che segue una ricerca sul tema condotta dall’azienda due anni fa ed elenca le principali modalità attraverso cui le frodi vengono finalizzate, oltre a indicare le best practices per arginare e combattere il fenomeno.
Un fenomeno da 16 miliardi di dollari
Secondo una recente indagine commissionata da The&Partnership e m/SIX ad Adloox, le frodi costeranno ben 16 miliardi di dollari quest’anno con il 78% dei marketer che si dice preoccupato da questa pratica e dall’esistenza dei bot: ecco il motivo per cui AppLift ha deciso di esaminare nuovamente l’argomento. Le evidenze chiave emerse sono principalmente due, da una parte i Paesi più colpiti sono quelli appartenenti al continente asiatico, e dall’altra ci sono categorie in cui l’ad fraud accade più spesso che in altre.
Rimanere uniti
“Come leader nello spazio del mobile advertising, crediamo fermamente che sia nostra responsabilità non solo focalizzare i nostri sforzi sullo scoprire e combattere le frodi, ma anche condividere quello che abbiamo imparato con il resto della industry in modo da poter meglio comprendere i rischi e rispondere alle frodi uniti - ha dichiarato in una nota Tim Koschella, ceo di AppLift -. E come esemplificato dai risultati del report, il nostro team per la detenzione delle frodi studia ciascuna campagna in modo meticoloso per supportare gli advertiser a massimizzare la propria spesa
pubblicitaria”.
Nuove modalità di ad fraud
Stanno emergendo nuove modalità per le frodi pubblicitarie online, che avvengono durante la fase click e ai livelli install/post-install: ad stacking, una pratica per cui viene distribuita una sola impression, ma lo spazio viene fatto pagare a più inserzionisti; il click injection, poi, è un nuovo approccio che consente agli editori fraudolenti di ottenere soldi iniettando falsi “clic” dal device mobile di un utente nel momento in cui avviene l’installazione di un’applicazione; e ancora il click stuffing, la cui idea di base è generare il maggior numero possibile di click.
Il ruolo dell’industry
“L’aumento dell’attività fraudolenta non solo pregiudica l’integrità dell’industria pubblicitaria, ma è estremamente costoso per gli inserzionisti. La sofisticata tecnologia di rilevamento di AppLift aiuta i marketer a comprendere meglio, individuare e combattere le frodi a tutti i livelli e quindi recuperare una porzione significativa della loro spesa pubblicitaria”, ha concluso Koschella. AppLift ha anche scoperto che ormai adexchange, publisher e partner di attribuzione giocano un ruolo chiave nel mitigare le frodi.
I Paesi con il maggior numero di frodi in RTB
• India: 31.29%
• Indonesia: 21.23%
• Singapore: 18.18%
I Paesi con il minor numero di frodi in RTB
• Hong Kong: 4.13%
• Corea Del Sud: 5.48%
• Germania: 6.23%
Le categorie di app che subiscono più frodi
• Entertainment: 22%
• News: 22%
• Education: 21%
Le categorie di app che subiscono meno frodi
• Parenting: 2%
• Shopping: 3%
• Travel: 7%