Autore: Redazione
11/10/2017

Apple, la nuova policy di tracciamento è un pericolo per Facebook

Intelligent Tracking Prevention è in grado di disabilitare il rilevamento del social su siti terzi contenenti i suoi plug in

Apple, la nuova policy di tracciamento è un pericolo per Facebook

La discussa funzionalità Intelligent Tracking Prevention di Apple potrebbe creare non pochi grattacapi a Facebook. Circa due anni fa la società di Mark Zuckerberg ha iniziato a utilizzare il plug in “like” sui siti dei publisher per accedere a preziose informazioni sugli utenti e usarle per profilare gli annunci non solo all’interno del proprio ecosistema, ma su tutta la rete di partner editoriali. La soluzione introdotta da Apple nella nuova versione mobile e web di Safari è in grado di disabilitare il tracciamento di Facebook su siti terzi contenenti plug in come “mi piace” e “condividi”, interrompendo l’accesso a dati relativi allo user ID, il sito che sta visitando, il giorno e l’ora, e altre informazioni inerenti al browser. L’immissione di dati viene fermata a ventiquattro ore di distanza dall’ultimo log in al social network, spiega un articolo di Marketing Land, e per riattivarla è necessario dare un esplicito consenso al momento di una interazione con i plug in. Dopo trenta giorni dall’ultimo accesso, invece, gli utenti dovranno entrare su Facebook attraverso Safari per poter nuovamente prendere il controllo della piattaforma. Scenari che appaiono irreali visto l’uso intensivo che le persone fanno del social network in tutto il mondo.