Aicel alla conference di Anes: i nuovi paradigmi dell'e-commerce verso il modello B2B2C
L'intervento del presidente di Aicel (Associazione italiana commercio elettronico), Andrea Spedale, ieri a Milano durante l'iniziativa organizzata dall'Associazione nazionale editori di settore
Andrea Spedale
Il mondo dell'e-commerce cambia pelle partendo dal B2B che, con 406 miliardi di euro di transito nel 2020 (dati osservatori.net Politecnico di Milano) costituisce la parte preponderante del settore. Il cambiamento avviene di pari passo con l'ingresso nel mercato della Generazione Z che, caratterizzata da significative competenze tecnologiche e orientata alla customization, subentra nel passaggio generazionale ai boomer. Diventa strategico per il futuro di ogni impresa chiedersi, dunque, se un buyer Gen Z comprerà un articolo professionale recandosi in negozio, consultando un catalogo cartaceo o chiamando un agente rappresentante, secondo le dinamiche classiche. "La convergenza fra B2B e B2C da un lato e le differenze minime a livello normativo e burocratico dall'altro stanno portando sempre più le aziende ad essere presenti sui mercati con più modelli B2B e a ritagliarsi una posizione anche nel segmento B2C", commenta Andrea Spedale, presidente di Aicel. Si diffonde in particolare la tendenza delle realtà con più di 10 milioni di fatturato e un e-shop B2B attivo ad avviare anche un negozio fruibile dai consumatori per incrementare o disintermediare il canale tradizionale. Secondo i dati dell'Osservatorio e-commerce B2B Cribis queste aziende sono oggi il 5%. "Emerge un nuovo modello di e-commerce che si può definire B2B2C: un processo di collaborazione, all'insegna della contaminazione, che crea canali di erogazione di servizi e prodotti reciprocamente vantaggiosi. Tecnologie e processi di vendita aziendali convergono sempre più verso logiche tradizionalmente più vicine al consumatore finale. Tuttavia le piattaforme B2B devono mantenere funzioni proprie del mercato business, usando gli strumenti digitali con l'obiettivo di semplificare l'acquisto e potenziare i canali commerciali tradizionali", conclude Spedale.