Autore: Redazione
21/05/2024

AI, Mondadori lancia Plai, acceleratore dedicato alle startup

L’investimento nel triennio 2024-2026 è di sei milioni di euro. GroupM metterà a disposizione innovazione ed experience in ambito marketing, media e digitale

AI, Mondadori lancia Plai, acceleratore dedicato alle startup

Antonio Porro

Da tempo si aspettava la ‘discesa in campo’ di un editore tradizionale nella gestione dell’intelligenza artificiale. E chi se non Mondadori poteva essere il primo a fare da apripista? Il colosso editoriale di Segrate lo fa investendo 6 milioni di euro nel triennio 2024-2026 con il lancio di Plai (due milioni il primo anno), acceleratore di start-up che ha l’obiettivo trasformare le idee basate sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in realtà imprenditoriali di successo. Il progetto è stato presentato ieri nello spazio WAO PL7 di via Lambertenghi 8, a Milano. Sulle 2/300 candidature che arriveranno a Plai (le selezioni iniziano oggi) saranno solo 10 le start-up italiane o internazionali che verranno selezionate. Il primo intervento durerà due mesi fino alla selection day di metà settembre, seguito da una seconda fase formativa di 14 settimane (ogni start-up potrà usufruire di oltre 50 ore di workshop dedicati e di 20 ore di tailored mentorship) per arrivare a una forte accelerazione finale che arriverà al Demo Day, a gennaio, in modo tale che le start-up, a quel punto, siano pronte a presentarsi al mercato. Nella prima fase le start-up selezionate saranno supportate, nel primo ciclo annuale, con 100 mila euro ciascuna, in cambio di una quota di minoranza. Successivamente con ulteriori 10 mila euro in tecnologia e cloud con accesso a sistemi tecnologici garantiti. Per arrivare a un finanziamento finale di ulteriori 400 mila euro nella fase avanzata e operativa. Tra luglio e agosto ci sarà la prima fase di selezione poi le dieci aziende selezionate seguiranno un programma prestabilito dall’1 ottobre fino a fine gennaio.

Il team di Plai

«Il nostro non è un investimento finanziario ma un progetto di trasformazione industriale - tiene subito a precisare Antonio Porro, amministratore delegato di Mondadori -. Vogliamo coltivare talenti e fare rete. Ci auguriamo che Plai possa dare, insomma, notevole impulso nell’uso della AI generativa in tutte le nostre aree di business». Plai sarà guidata in qualità di presidente da Antonio Porro, A.D. del Gruppo Mondadori, mentre la carica di amministratore delegato sarà ricoperta da Stefano Argiolas, Chief AI Officer del Gruppo Mondadori e fondatore di Hej!, la startup acquisita dal Gruppo Mondadori nel 2021 e attiva in soluzioni di performance marketing AI driven.

I partner del progetto

Oltre ai capitali, Mondadori fornirà alle start-up selezionate iniziative di networking con un parterre di collaborazioni con altre aziende leader ognuna nel proprio settore, come Startupbootcamp, I3P, Amazon AWS, PWC, Multiversity, GroupM, Codemotion e Datapizza. «Come disse Ben al nipote Peter Parker ‘a grandi poteri corrispondono grandi responsabilità’. Noi metteremo a disposizione di Plai i nostri 15 anni di esperienza e l’accesso al nostro ecosistema di innovazione internazionale, coerentemente con la nostra mission ‘We Empower Innovators’ e il nostro obiettivo di accelerare 100.000 start-up ad impatto positivo entro il 2030», dice Alceo Rapagna, Equity Partner e CEO Italia di Startupbootcamp e Innoleaps, oltre che grande amante di fumetti. Quando si parla di AI, poi, non si può fare a meno di citare i3P incubatole del Politecnico di Torino che da 25 anni si occupa d’innovazione e supporto alle imprese innovative, avendo seguito più di 350 start-up. «Quando si parla di AI spesso manca la concretezza che qui, in Mondadori, invece abbiamo trovato», commenta Paola Mogliotti, direttrice di I3P. «Non c’è AI senza cloud - aggiunge Franco Spicciariello, direttore Relazioni Istituzionali per l’Europa Mediterranea di AWS (Amazon Web Services) -. Collaboriamo con Mondadori per supportare le start-up con training e know-how oltre che nel fornire l’accesso al cloud più completo e utilizzato del mondo». Dopo 10 anni di lavoro in Google e dopo una solida esperienza in editoria è come se tornasse a casa Fabio Vaccarono, ora CEO di Multiversity, leader nel settore dell’education in Italia e pionieri nell’utilizzo dell’AI al servizio della didattica digitale: «Sentiamo la responsabilità di promuovere il trasferimento tecnologico, mettendo in connessione il mondo accademico e quello delle start up», sottolinea Vaccarono a capo di un’azienda che è il più grande gruppo di formazione (300 mila studenti) universitaria e post universitaria. Metterà a disposizione la sua conoscenza del mercato dell’editoria e dei media anche PwC che già collabora con il gruppo Mondadori: «Riteniamo che l’AI per il mercato M&E rappresenti una sfida che porterà molte opportunità così come è stato per la trasformazione digitale nel passato», sintetizza Filippo Schemoz, Partner PwC Italia - Advisory Media&Entertainment. Forte di 250 mila sviluppatori e sei mila expert, il contributo di Codemotion sarà proprio su questo particolare aspetto tecnologico: «In questa rivoluzione tecnologica i developer sono sicuramente protagonisti. Attraverso il loro lavoro, il codice diventa la spina dorsale dell’innovazione, trasformando idee in realtà tangibili», spiega Chiara Russo, Founder & executive president di Codemotion. «Quando facevo università ci dicevano: o rimani in Italia a fare un lavoro normale oppure vai all’estero. Noi vogliamo proporre una terza via - auspica Pierpaolo D’Odorico, Founder & CEO di Datapizza -. L’AI sta dando vita alla rivoluzione industriale più importante di questo secolo. Questa volta non riguarda il mondo fisico, ma quello digitale. Metteremo a disposizione di Plai un ecosistema di sviluppatori, AI engineers e innovatori che affonda le radici nella più grande community italiana composta da 400.000 persone». A rassicurare che l’AI non sostituirà posti di lavoro è intervenuto, in chiusura, Andrea Santagata, Chief Innovation Officer Gruppo Mondadori, commentando la Web novel, nuova linea di romanzi con veri e propri concorsi che selezionano nuovi scrittori senza l’uso dell’AI: «Non penso che l’AI potrà fare contenuti e capolavori editoriali perché nei libri si trasmettono emozioni che l’AI non può avere».

Il ruolo di GroupM

Al trait-d’union tra mezzi classici e mezzi innovativi, in questo progetto, ci pensa GroupM che metterà a disposizione innovazione ed experience in ambito marketing, media e digitale. «C’è notevole differenza tra le aziende che usano l’AI e quelle che non la utilizzano - dice Marco Magnaghi, Managing Director di GroupM Nexus -. Viviamo in una industry in costante cambiamento. E innovazione, tecnologia e AI sono veicoli di trasformazione. Noi crediamo molto nella sinergia tra approccio classico e innovativo».