AI e Robotica: l’82% dei giovani è pronto al futuro, ma privacy ed etica preoccupano 8 italiani su 10
I Bain Digital (R)Evolution Awards 2024 celebrano l'eccellenza digitale e l'innovazione tecnologica. Premiate Edison, Fastweb, Fincantieri, MovyOn & WPE e Multiversity
Innovazione e leadership digitale hanno brillato alla terza edizione dei Bain Digital (R)Evolution Awards, che hanno celebrato le eccellenze nell’adozione di tecnologie emergenti. Edison, Fastweb, Fincantieri, MovyOn & WPE e Multiversity si sono distinte per l’integrazione di robotica avanzata, innovazione e generative AI, trasformando settori chiave per il panorama italiano. Siamo pronti a una trasformazione senza precedenti? Una nuova indagine di Bain & Company Italia sulla popolazione italiana rivela un Paese sospeso tra speranza e timore: mentre l’82% dei giovani vede l’AI come una forza di cambiamento per il lavoro, l’85% esprime preoccupazioni etiche e di privacy. È la sfida di un’era in cui l’intelligenza artificiale e la robotica stanno riscrivendo il nostro rapporto con il lavoro, la sostenibilità e i brand.
AI: l’impatto è inevitabile
L’intelligenza artificiale non è più una scelta, ma una realtà che 7 italiani su 10 ritengono trasformerà radicalmente il lavoro, con i giovani in prima linea (82%). Gaming, telecomunicazioni, tecnologia, istruzione e logistica sono i settori che subiranno le maggiori trasformazioni. Oltre il lavoro, un italiano su due vede l’AI come un possibile alleato per la sostenibilità ambientale, un dato che sorprende dato il dibattito su data center e consumi energetici. Eppure, l’85% è preoccupato: i temi di etica e privacy si confermano il lato oscuro di questa rivoluzione. Nel frattempo, l’innovazione avanza: i dispositivi wearable AI-powered, che eliminano la necessità di smartphone e tablet, promettono una crescita d’interesse del +90% nei prossimi 12 mesi. I robot non sono più fantascienza: 1 italiano su 2 crede che la robotica migliorerà il proprio lavoro, con il 64% dei giovani che guarda al futuro con ottimismo. Solo una minoranza del 12% teme ripercussioni negative. I settori più impattati? Tecnologia, energia e manifattura, mentre l’abilità della robotica di replicare comportamenti umani apre le porte a una nuova frontiera di “synthimacy” (intimità sintetica), che vedrà un’impennata del +41% nell’interesse nei prossimi mesi.
I brand parlano una nuova lingua
Il 96% degli italiani vuole continuare a dialogare con i propri marchi preferiti, ma i canali stanno cambiando: WhatsApp e social media conquistano terreno, con più del 40% degli italiani che li preferisce; tuttavia, l’email rimane il mezzo prediletto per 8 persone su 10, tuttavia distinguersi è cruciale: oggi si vince solo con comunicazioni iper-personalizzate. La Generative AI si rivela lo strumento del momento: oltre il 70% degli italiani riconosce e apprezza le pubblicità create con l’AI generativa, con un 30% che le considera straordinariamente creative e audaci. “L’82% dei giovani crede nella rivoluzione AI, l’85% teme le sue implicazioni” commenta Pierluigi Serlenga, Managing Partner di Bain & Company Italia. “È questa la contraddizione che segna l’Italia di oggi, sospesa tra opportunità straordinarie e rischi da non sottovalutare. Il futuro è già qui: l’Italia sarà leader o spettatrice? La risposta dipende da come affronteremo questa rivoluzione tecnologica, etica e sociale. Non è più tempo di aspettare. È tempo di agire”
Bain Digital (R)Evolution Awards 2024
L’evento, tenutosi a Milano, ha visto la partecipazione di diversi ospiti d’eccezione. In particolare, hanno contribuito al dibattitto: Roberto Acquaviva (Industry Director, Meta); Andrea Peron (Sales Leader Enterprise, Adobe); Igor Salvoni (Direttore Specialist Team Unit, Microsoft); Marco Taisch (Full Professor of Digital Manufacturing Politecnico di Milano, President MADE Competence Center, President MICS Fondazione Made in Italy Circolare e Sostenibile); Daniele Pucci (Head of Artificial and Mechanical Intelligence, Istituto italiano di Tecnologia); Maurizio Pierini (Research Physicist Applied AI Expert, CERN); Simone Zucca (Director, Client Solutions, Insights & Partnership, Google); Joanna Damaszko (Senior Insight Manager, Nextatlas). In quest’occasione, Bain ha insignito dei premi cinque aziende che rappresentano il meglio dell’innovazione in Italia:
• Edison: Premio "Communication Excellence" per il lancio di Edison Risolve e la capacità di introdurre una modalità di ingaggio omnicanale con i propri clienti, sperimentando anche soluzioni tramite AI generativa a supporto di campagne innovative.
• Fastweb: Premio "Gen AI Trailblazer" per Fastweb MIIA e il supercomputer NeXXt AI Factory, un esempio di leadership nell’intelligenza artificiale generativa.
• Fincantieri: Premio "Robotics e Future of Workforce" per la sperimentazione di soluzioni concrete in campo di robotica e automazione, come il progetto come MR4WELD, il progetto realizzato insieme a Comau per supportare gli operatori durante attività di saldatura e alta intensità di lavoro.
• MovyOn e WPE: Premio "Corporate Startup Impact" (riconoscimento conferito in collaborazione con ELIS Innovation Hub – progetto selezionato all’interno dell’Edizione 2023 di Open Italy) per la collaborazione vincente tra corporate ed ecosistema startup italiano, l’impegno nella promozione dell’innovazione aperta con soluzioni di digital ESG.
• Multiversity: Premio "Industry Disruptor" per il suo approccio pionieristico nell’educazione digitale che sta portando una trasformazione concreta nel settore dell’educazione, tramite soluzioni di AI a supporto di studenti e professori.
L’impegno di Bain
Emanuele Veratti, Partner e Digital Practice Leader di Bain, conclude: “Il futuro non sarà una dicotomia tra tecnologia e persone, ma un invito a costruire ponti. Sette persone su dieci sono consapevoli di essere destinate a essere impattate dall’Intelligenza Artificiale. Le aziende che investono nel reskilling del proprio personale, abbracciando al contempo l’automazione, potranno sfruttare al massimo sia la potenza tecnologica sia il valore umano. Bain supporta le aziende nell’esplorare questo potenziale, tracciando percorsi che conducono a connessioni più profonde con i clienti, una maggiore fidelizzazione e una crescita ancora inesplorata”