AI, dati ed emozioni: l’approccio personalizzato e data-driven di Execus
La martech company protagonista, dopo la quotazione in Borsa, di acquisizioni che allargano la sua prospettiva di azione. Le parole del CEO Andrea Stecconi

Andrea Stecconi
Unire l’approccio analitico dei dati con la potenza della narrazione emotiva. Si chiama emotional marketing ed è uno dei punti di forza della martech company Execus, grazie anche alla recente acquisizione del 51% di Vanilla Marketing, società specializzata in materia. Un’operazione strategica, attraverso la quale Execus amplia ulteriormente la propria offerta con soluzioni sempre più avanzate e integrate. Ne parliamo con il CEO di Execus Andrea Stecconi (ospite di DailyOnAir – The Sound Of Adv)
Come nasce, si evolve e a chi si rivolge Execus?
«Nasce con l’obiettivo di offrire soluzioni di marketing digitale che possano aiutare le aziende a migliorare la presenza online e a ottimizzare le vendite. Il nostro percorso è iniziato con il focus del social selling, come punto di riferimento nella consulenza e nella formazione per la vendita tramite la piattaforma LinkedIn. Progressivamente, abbiamo consolidato la nostra posizione e ci siamo anche quotati in borsa, un’ulteriore spinta verso operazioni di M&A che ci hanno reso di fatto una martech company».
Alla luce dell’acquisizione di Vanilla Marketing, cosa manca per completare l’ecosistema?
«Innanzitutto, precisiamo che abbiamo firmato una LOI vincolante per l’acquisizione della maggioranza del capitale di Vanilla Marketing, operazione che segue i tragitti percorsi con analoghe operazioni che ci hanno visti recentemente protagonisti con Differens, società di digital marketing, la concessionaria Adasta, l’agenzia ZCA Digital. Cerchiamo e valutiamo strutture che possano aiutarci ad allargare le prospettive della nostra attività e con Vanilla e l’emotional marketing andiamo a completare la nostra presenza anche sugli altri social media oltre a LinkedIn».
Con quali settori lavorate maggiormente e con quali vorreste operare?
«Operiamo con l’automotive, i servizi, la consulenza, il manifatturiero, situazioni in cui il digital migliora le strategie commerciali e ottimizza le vendite. Il nostro ambito di riferimento, il go to market è rappresentato dal B2B e dal B2B2C. Siamo convinti che nel large corporate e nella piccola media impresa ci sia un maggiore bisogno di soluzioni smart».
Cosa chiede oggi un cliente a una martech company e come è cambiato il mondo dell’imprenditoria sotto la spinta dell’innovazione digitale?
«Un cliente non cerca solo soluzioni tecnologiche ma anche un partner strategico, in un panorama complesso e in continuo mutamento, noi offriamo un approccio personalizzato e data driven. La trasformazione digitale ha avuto un impatto a vari livelli, pensiamo solo a tutto ciò che ruota attorno al PNRR, all’attenzione sviluppatasi nei confronti di tecnologie che sappiano ottimizzare strategie di Green Deal».
Come utilizzate l’AI e quali sono secondo voi le prospettive in termini di marketing e comunicazione?
«L’AI per noi è un elemento strategico e assolutamente centrale, necessaria per analizzare i dati, per comprendere meglio il comportamento, per ottimizzare le strategie di targetizzazione, per la personalizzazione dei contenuti, per perfezionare le strategie di marketing e quelle legate al customer care. L’AI è uno strumento predittivo».
Dopo la nuova acquisizione cosa attendete dal 2025?
«Vogliamo rafforzarci come martech ed espandere i servizi con l’AI. Prevediamo l’ingresso anche nel Pubblico. A breve, annunceremo nuove partnership».