Imille, dopo il Sud America sbarca anche a Roma
La sigla creativa digitale apre una sede nella capitale e inserisce 12 nuovi professionisti che si occuperanno dello sviluppo e della gestione di attività di Digital PR e Social Media Marketing in tre lingue - italiano, inglese e spagnolo - , con un raggio di azione che copre tre continenti
Dopo la scelta di “sbarcare” in Sud America nei primi mesi del 2018, il percorso di sviluppo di Imille prosegue: l’agenzia creativa digitale ha deciso di aprire una sede a Roma, dando avvio a una serie di nuovi progetti a fianco di aziende di rilevanza nazionale e internazionale. Il team capitolino, guidato da Daniele Bazzano in qualità di Content & Media Director, è composto da 12 professionisti provenienti da esperienze e realtà di livello indiscusso. Si tratta, in particolare, di quattro Social Media Manager - Matteo de Salvia, Mariassunta di Biasio, Maria Litvin, Agnieszka Orlikowska, Andrea Pontara, Emily Whitehead - due Art Director - Francesco Drosi e Marcos Vázquez - due Project Manager - Davide Fotia e Francesco Villafrate - e un’Executive Secretary, Eleonora Del Frate.
Multiculturalismo e “ampia vision”
Il multiculturalismo è un elemento fondamentale di Imille, sia per la co-presenza nelle tre diverse sedi di numerose nazionalità diverse (dall’Italia al Messico, dalla Germania agli USA), sia perché il nuovo team romano si occuperà dello sviluppo e della gestione di attività di Digital PR e Social Media Marketing in tre lingue - italiano, inglese e spagnolo - e con un raggio di azione che copre ben tre continenti. “L’ampia vision - anche in senso geografico - dello scenario in cui operiamo e delle prospettive che si possono cogliere è al centro delle nostre decisioni - , dichiara Paolo Pascolo, CEO dell’agenzia che nel 2019 compirà quindici anni - . La costante attività di analisi consente a Imille di esplorare nuovi orizzonti, dando vita a piani strategici mirati. Stiamo puntando, e continueremo a puntare, su giovani talenti che condividono i nostri valori, sintetizzati nella locuzione Digital Heroes: la tecnologia e il design come strumenti per ridisegnare in meglio il mondo in cui viviamo”.