Autore: Redazione
02/10/2017
Gallerie degli Uffizi rinnova strategia, sito e identità con Carmi e Ubertis
Nasce un’inedita firma per consolidare il patto con i visitatori e con la città che racchiude le maggiori attrattive fiorentine insieme agli Uffizi: il Corridoio vasariano, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli, in un processo di accreditamento visivo che li renda un insieme unico e legalmente inimitabile. Con un logo che trasmette con chiarezza non più soltanto il nome
di Anna Maria Ciardullo
Si apre una stagione inedita per le Gallerie degli Uffizi, il più grande museo italiano e tra i 10 più importanti e conosciuti nel mondo. Finalmente, il pubblico potrà essere messo direttamente a contatto con l’Istituzione, che include anche il Complesso Vasariano, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli, divenuti una struttura autonoma già nel 2014. Un piano di ridefinizione comunicativa che si è reso necessario, seguendo l’esempio di altri grandi musei e fondazioni culturali, per attualizzare e unificare ulteriormente un patrimonio di arte e cultura che ci accompagna dal Rinascimento, con un’identità unica e facilmente riconoscibile.
Un’immagine nata anche per non essere contraffatta e rispondere ad alcune problematiche nate come conseguenza all’avvento dell’era digitale quali il fenomeno del bagarinaggio on-line e altre forme di plagio che intaccano la dignità e il prestigio dell’Istituzione. “Era necessario creare qualcosa d’inimitabile e unitario che desse il via a una nuova era di comunicazione visiva e risolvesse anche i rischi a carattere legale che minacciano l’identità e la reputazione di un patrimonio di inestimabile valore” ha commentato Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi.
Il concept
Per questo, gli Uffizi oggi hanno un logo che trasmette con chiarezza, non solo il nome, ma condensa in un segno elegante e facile da riconoscere l’intera immagine di questa rinnovata realtà museale. Il concept dell’attuale brand identity è stato curato dallo studio Carmi e Ubertis che ha sviluppato un design composito e unitario delle iniziali “G” e “U”, studiato per essere ricordato e appagare l’occhio. Un brand (protetto da copyright) che nella sua semplicità, infatti, trae ispirazione dall’architettura vasariana degli Uffizi, con i suoi archi tondeggianti così significativi in tutta la struttura urbana di Firenze. Ma, è anche un logo che incarna l’equilibrio di misura e proporzione, tipico della sezione aurea, simbolo di armonia e perfezione e che richiama gli antichi monogrammi, come lo sono stati quelli di Durer, emblema e firma del genio artistico da secoli. Inoltre, ogni struttura artistica è stata abbinata a campi di colore diversi, che agiscono da guida supplementare: l’oro per la Galleria delle Statue e delle Pitture e per tutto il Complesso Vasariano, il rosso per Palazzo Pitti e il verde per il Giardino di Boboli.
“Il brand è come una scienza necessaria per dare senso all’immagine e a un progetto di comunicazione. Abbiamo intrapreso un percorso di Design Thinking che portasse maggiormente fuori l’unicità di una destinazione che non è soltanto ludica ma occasione d’incontro, conoscenza, formazione, fruizione culturale e molto altro. Un concetto rappresenta il coraggio di scegliere qualcosa che rappresenti un segno distintivo forte al servizio della funzione ma anche un grande valore aggiunto non soggetto ad alcuna scadenza”, ha commentato Alessandro Ubertis, brand consultant e founder di Carmi e Ubertis.
Il nuovo sito web
Questa è stata anche l’occasione per concepire ex novo il sito web e adattarlo alle esigenze della normativa vigente: in questo modo, non solo si favoriscono la consultazione e la ricerca, ma si soddisfano anche le regole sulla trasparenza delle attività amministrative. Prima di tutto è stato necessario sgominare e far chiudere una pletora di siti falsi, prevalentemente nati per vendere biglietti a prezzo maggiorato, che occupavano il dominio “Uffizi” mai protetto prima. Il processo di Branding Design Oriented così attivato, ha prodotto i segni fondamentali: il Logo e la sua architettura di marca, un’identità coerente con la Brand Stategy alla base di tutte le prossime azioni di comunicazione da sviluppare nel tempo. “Ciò che ne è scaturito è un progetto aperto, adatto e adattabile per costruire nuove emozioni e narrazioni, orientato al desiderio di far entrare e tornare le Persone nei luoghi delle Gallerie degli Uffizi, alla scoperta di tesori straordinari e di racconti sorprendenti”, ha concluso Elio Carmi, Creative Director e Founder di Carmi e Ubertis.