Autore: Redazione
24/05/2018

Accenture Interactive presenta una unit per l’ad buying in programmatic

La unit Accenture Interactive Programmatic Services prenderà in carico i servizi di ad buying, che si comporranno di tre elementi: consulenza e internalizzazione; strategie media e capacità di attivazione e gestione campagne; e implementazione di tecnologie pubblicitarie e supporto

Accenture Interactive presenta una unit per l’ad buying in programmatic

Il momento è arrivato, Accenture Interactive si è lanciata ufficialmente nella mischia del segmento dell’ad buying. Proprio ieri, l’ala digital della società di consulenza ha annunciato la sua nuova unit che prenderà in carico i servizi di programmatic, che si comporranno principalmente di tre elementi: consulenza e internalizzazione del programmatic; strategie media e capacità di attivazione e gestione campagne; implementazione di tecnologie pubblicitarie e supporto. Si tratta di una importante novità per la sigla che è stata definita da Ad Age come la più grande agenzia digitale al mondo.

Servizi e promesse

Accenture è convinta che le proposte relative alla consulenza e all’internalizzazione delle tecnologie “aiuteranno gli advertiser a riprendere il controllo dei media”, mentre la parte strategica e di planning promette “un miglior servizio sulle audience” e campagne più trasparenti. Un argomento, quest’ultimo, che lo scorso anno ha tenuto banco in molti dei maggiori appuntamenti internazionali della industry pubblicitaria.

Il primo nucleo di clienti

Accenture Interactive Programmatic Services vuole conquistare nuovi clienti attraverso un approccio al pricing trasparente. La divisione utilizzerà come criterio di pagamento il full-time equivalent (FTE) invece di chiedere ai clienti una percentuale del budget media, stando a quanto dice Scott Tieman, Accenture Interactive Programmatic Services Global Lead. Tra le prime aziende ad aver utilizzato i servizi di media offering ci sono HP, Radisson Hotel Group e Melia Hotels. Raddisson, in particolare, ha già lanciato campagne personalizzate e targettizzate, attività che hanno portato la partnership a un livello superiore.

Una mossa inaspettata, o quasi

Lo scetticismo ha sempre pervaso il mondo dell’advertising quando si accennava a un possibile ingresso delle consultancy nello spazio dell’ad buying. In una earning call a maggio, Jerry Buhlmann, chief executive di Dentsu Aegis Network, ha dichiarato di non vedere “materialmente a questo punto” un’entrata nel media planning delle società di consulenza. Ha poi aggiunto che il loro impatto si limitava ai consigli su come ristrutturare il business e i servizi di marketing. Anche il Ceo di Accenture, Pierre Nanterme, aveva dichiarato a marzo che il media buying non era un’area in cui la sua società sarebbe entrata in competizione con le agenzie. Aggiungendo anche che il segmento stava subendo un trend negativo. Ma la visione - mai nascosta - di Accenture è sempre stata quella di allargare i suoi orizzonti e diventare un servizio di consulenza che includa tutte le attività di agenzia e che possa dare consigli anche sulla strategia e sullo sviluppo prodotti. Un obiettivo sostenuto da una serie di acquisizioni iniziata ormai cinque anni fa.

“Aiutiamo i clienti a investire sul digitale”

“Dopo aver provato con le agenzie, i nostri clienti ci hanno chiesto di aiutarli ad investire il loro media budget sul programmatic raggiungendo una maggiore efficienza, nello specifico sul digitale - ha dichiarato Brian Whipple, global chief executive di Accenture Interactive -. In linea con la nostra mission, ossia creare, costruire e gestire la migliore customer experience sul pianeta, stiamo potenziando Accenture Interactive Programmatic Services con l’integrazione della nostra suit completa di servizi per l’experience. Siamo già concentrati su tutti i pezzi restanti relativi al media placement, quindi questa è solo un’estensione che ci aiuta a supportare i nostri clienti nella produzione di esperienze iper-rilevanti per i consumatori attraverso il digitale”, ha concluso.