Adtelier ottiene nel 2021 i suoi migliori risultati di sempre e propone la prima soluzione digitale omnicanale, completamente data-driven

Con la sua tech-company Adwise, che affianca la unit di media planning digitale Digital Address, Adtelier ha sviluppato una soluzione full-stack aperta e scalabile, gestita da algoritmi proprietari. Mette insieme le prerogative di mondi open e owned: integrazione delle migliori tecnologie di terza parte e governance basata su parametri qualitativi. La soluzione permette la gestione olistica di campagne data-driven su tutti i canali, formati e ambienti, dai video sulle Connected TVs all’audio, ed è già uno standard nell’esecuzione del media planning del Gruppo. Risponde alle esigenze di multicanalità dei clienti, derivate da due elementi che oggi non sono più ignorabili: la reale convergenza digitale dei media e il ruolo dei media digitali nel  contribuire in modo rilevante all’intero customer journey.

Il commento

Alessio Di Bartolo, CEO di Adwise e Managing Director di Digital Address: “Dopo un triennio di pratica concreta e di investimenti importanti in ricerca e sviluppo, la recente creazione di Adwise ha coinciso con la maturazione di questo progetto. Oggi possiamo dire di avere realizzato e di continuare a fare evolvere, con campagne live per tutti i clienti, una multicanalità realmente data-driven di cui si parla spesso in teoria o in prospettiva, ma che è meno frequentata nella pratica. Soluzioni che pianifichiamo già da qualche anno, con articolazione sempre maggiore: campagne che grazie alla maturazione del contesto ci consentono esecuzioni nuove e impensabili fino a poco tempo fa. Parliamo di attività gestite con il nostro stack dove l’audience è individuata dal dato migliore, attinto da un lake sempre aggiornato con sorgenti pre-qualificate - con occhio di riguardo al dato deterministico -, sia in termini people-based che contestuali. L’audience può poi essere raggiunta con qualsiasi formato e in qualsiasi contesto disponibile: immaginiamo una video campagna così costruita che gira su siti web, apps e Connected TVs, magari accompagnata da una parte di digital audio distribuita sia sui servizi di music streaming, che sugli aggregatori e i network editoriali. Il limite è la fantasia, e ogni campagna può ispirare soluzioni differenti. Pensiamo alla possibilità di giocare su remarketing e look-a-like trasversale a canali e formati, dai device più diffusi all’audio in-car. Esempi fra tanti, ma che fanno capire le opportunità che si aprono. Per arrivare poi alle valutazioni mid e post-campagna, che ricollegano il media a misurazioni ulteriori, sia in termini di contenuto, che di reach e brand lift. Dalle analisi emozionali in ottica di affinamento digitale del contenuto e A/B test, alla deduplica delle copertura tra OTT e mondo open o tra digitale e media tradizionali. Oppure l’analisi del brand lift  - o l’attivazione di partnership terze per analizzare le ricadute sui risultati di vendita. Non ultimo il measurement e il footfall omnicanale. Ossia, la capacità di misurare il Visit Thru Rate o di individuare segmenti di audience in base al loro comportamento sul territorio fisico a partire da qualsiasi canale digitale, così da rendere integrati e modulabili anche i concetti di prossimità e phygital. E ovviamente, per noi la ad-verification è una attivazione standard”.

Proposta data-driven

In occasione anche del recente rebranding del Gruppo, Adtelier ha voluto dare risalto al progetto con la creazione di una sigla, Adwise, dove è sviluppato e aggiornato proprio il comparto tecnologico creato a immagine e somiglianza delle sue esigenze. Difatti, la soluzione è funzionale al media planning. “La nostra indipendenza e il rapporto consulenziale con i clienti – continua Di Bartolo - hanno aiutato un percorso caratterizzato da sperimentazione e concretezza, con la buona vecchia logica del ‘70-20-10’. E restiamo in ascolto delle novità, che integriamo in un setup tecnologico e un approccio alla costruzione delle campagne che rispondono l’uno all’altra”. Difatti, la proposta di Adwise è la controparte data-driven dell’altra vocazione digitale di Adtelier, che ha sempre valorizzato sia l’offerta distintiva di player e media owner terzi, sia la progettualità del branded entertainment, facendosi spesso promotrice presso i clienti di questi progetti.

I risultati

Fabrizio Serri, CEO e Owner di Adtelier, riassume così il percorso avviato dal suo Media Group: “Dal 2016 a oggi, la nascita e trasformazione delle sigle all’interno del nostro Gruppo hanno rispecchiato i rapidi cambiamenti nel rapporto fra le persone e i punti di contatto sul media e, di conseguenza, il planning e gli obiettivi dei nostri clienti. In questa direzione, la nostra proposta sul digitale data-driven, incentrata su multicanalità e perseguimento della qualità, ha visto nella creazione di Digital Address prima, e della tech-company Adwise dopo, il raggiungimento di una tappa. Solo di una tappa, perché ormai le novità arrivano a maturazione anche di trimestre in trimestre, e guardando anche solo a un anno fa, vediamo che erano in parte impensabili le soluzioni che oggi mettiamo a terra. Il fatto di renderle organiche e “standard” nel nostro lavoro su tutti i media, ci ha consentito di crescere e di sederci a tavoli sempre più interessanti, come hanno testimoniato i risultati ottenuti nel 2021, i migliori di sempre”. Franco Ercolini, Managing Director di Adextra: “Le soluzioni ad-tech ci accompagnano anche nell’ampliamento internazionale delle nostre prospettive: soprattutto nell’ultimo biennio, abbiamo seguito diversi brand nella loro comunicazione in altri Paesi, garantendo continuità rispetto a quanto fatto in Italia grazie anche alla gestione centrale delle linee di campagna data-driven. Così, su questo versante, Adtelier rappresenta un riferimento tecnologico e metodologico per tutte le attività internazionali”.