Autore: Davide Sechi
10/10/2024

AdHub Media: properties editoriali, tech e team di vendita adv, ma il segreto del successo è fare gruppo

Incontro con la realtà, presentatasi di recente all’interno di un mercato, quello dei digital media, troppo chiuso e in difficoltà. Il CEO Mario Marzullo racconta l’offerta, i propositi e gli obiettivi dell’azienda

AdHub Media: properties editoriali, tech e team di vendita adv,  ma il segreto del successo è fare gruppo

Mario Marzullo

Cosa può succedere se, nell’attuale mercato dei media digitali, puoi contare su properties editoriali, su una tecnologia avanzata per la gestione dell’advertising e su un team di vendita specializzato? Potresti essere AdHub Media, struttura che ha appena fatto il suo ingresso sul mercato. A raccontare la novità ci pensa il CEO Mario Marzullo (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv).

Da quali presupposti nasce AdHub Media?

«Dalla necessità di consolidare un network editoriale di proprietà, di cui notizie.it fa capo, e di espandere il nostro raggio d’azione, grazie anche alla recente acquisizione di una concessionaria, 4w Markeplace, che serve per ottimizzare la monetizzazione sulle nostre properties ma anche per fornire un servizio ai proprietari terzi, in difficoltà nel mantenere i ricavi in linea».

In quale scenario atterra AdHub Media, ossia qual è lo stato di salute dei media digitali?

«Dopo un periodo in cui abbiamo assistito alla nascita come funghi di realtà che sfruttavano gli algoritmi, siamo tornati a una situazione più competitiva, tra big che sopravvivono e gli altri, più piccoli, in affanno. La nascita di AdHub Media ha un significato preciso in questo senso: occorre a fare gruppo, perché solo con un’adeguata sinergia possiamo tirarci fuori da una situazione un po’ delicata. Purtroppo in Italia il dialogo tra i professionisti di settore ha sempre funzionato poco».

Quali sono gli elementi che costituiscono l’offerta di AdHub Media?

«Offriamo diverse soluzioni adv innovative, grazie alla nostra tecnologia proprietaria integrata con tutta la SSP presenti sul mercato, e lavoriamo sia sui risultati basati sulla performance della campagna sia per attività di branded. Offriamo a costo zero soluzioni per i servizi time e money consuming, quindi una piattaforma video, attività di ad-serving per curare i clienti diretti, progetti speciali e brandend content, adv, SEO, newsletter e, infine, una piattaforma di GenAI utilizzabile nelle varie fasi di content production». 

In che modo utilizzate l’AI?

«La usiamo e la forniamo ai clienti per la produzione di bozze testuali, articoli, traduzioni, in tutte le lingue del mondo. Abbiamo risolto il problema delle immagini on stock e  ne produciamo di nostre attraverso l’AI. In generale, dobbiamo fornire un servizio veloce e preciso e se lo stesso è disegnato mediante AI non è rilevante né per noi né per i motori di ricerca. Poi, c’è Il lavoro giornalistico, di ricerca, che rimane».

Che obiettivi vi ponete?

«Chiuderemo l’anno con tre milioni di fatturato, riferiti alla sola AdHub Media. Volgiamo diventare un punto di riferimento per editori piccoli e grandi e per i clienti, affinché possano raggiungere gli obiettivi di visibilità, di risultati e di kpi».