Adform conferma che l’adozione del protocollo ads.txt è in rapida accelerazione
A partire dalla fine di gennaio, l’SSP dell’azienda escluderà completamente le richieste di venditori non elencati nel file promosso da IAB, che nel frattempo è già attivo nella sua DSP
L’iniziativa ads.txt promossa da IAB per garantire la trasparenza nell’ecosistema del programmatic advertising, è stata accolta con entusiasmo dall’industry. Lo rivela una ricerca di Adform che ha monitorato i livelli di adozione da ottobre e ha registrato un’impennata in pochissimo tempo. La stessa azienda, a partire dalla fine di gennaio, escluderà completamente dalla sua SSP le richieste di venditori non elencati nel file ads.txt, filtraggio già attivo nella sua DSP. L’attivazione di ads.txt all’interno della SSP fornisce un ulteriore livello di filtraggio ai potenziali acquirenti che acquistano l’inventario tramite Adform SSP, anche se i DSP esterni mancano attualmente di un’implementazione ads.txt propria.
Adozione corrente
Nel mese di ottobre, Adform ha condiviso i dati preliminari sui livelli di adozione del protocollo ads.txt tra i primi 1.000 editori mondiali sui mercati globali. All’epoca, l’adozione stava appena iniziando ad aumentare. Già in ottobre, quando AdForm ha presentato le stime iniziali, l’adozione aveva raggiunto una massa critica, soprattutto negli Stati Uniti, uno dei mercati programmatici più sofisticati al mondo, raggiungendo il 50%. Ora, stiamo assistendo a una ripresa universale in rapida accelerazione. Tre su quattro dei primi 1.000 editori presi in esame hanno già abilitato l’ads.txt.
Standard di settore
Il raddoppio dell’adozione dal mese di ottobre in poi evidenzia un alto livello d’interesse da parte di gli editori premium e la chiara evidenza che ads.txt è passato da semplice idea a standard di settore.