Ad Blocking su Chrome: IAB Italia affronta il tema della Coalition for Better Ads
Un incontro con i soci al fine di fare chiarezza sull’alleanza nata a settembre del 2016, sugli obiettivi e le modalità per rendere migliore l’esperienza adv, in attesa del 15 febbraio

Grande affluenza all’incontro organizzato per i soci IAB Italia sul tema della Coalition for Better Ads, l’alleanza globale nata a settembre 2016 per promuovere un advertising meno invasivo e quindi per arginare la crescente adozione di sistemi di ad-blocking da parte degli utenti. Ospite della mattinata Greg Mroczkowski, public policy manager di IAB Europe, che ha aggiornato i partecipanti sulle novità, gli sviluppi e le implicazioni pratiche che le decisioni prese all’interno della Coalition avranno a livello globale e sul nostro mercato.
Ad blocking su Google Chrome
Numerosi interventi e domande da parte dei soci, che chiedono in particolare maggiori dettagli sulle modalità con cui Google intende attivare sul proprio browser Chrome il filtraggio degli annunci non conformi con le regole stabilite dalla Coalition. Google (che è membro della CBA) comincerà, infatti, già dal 15 febbraio a filtrare su Chrome tutti gli annunci degli editori che continueranno a utilizzare i formati “incriminati” e ritenuti fastidiosi da parte degli utenti; a giudicare dalle molte domande dei presenti relative alla fase di test in corso al momento, è evidente il bisogno di maggiori informazioni sulle modalità tecniche adottate da Chrome per il filtraggio.
Questioni in via di definizione
IAB Iatlia e IAB Europe hanno ricordato l’intenso lavoro fatto a partire dalla fine del 2016 per portare le proprie istanze sul tavolo della Coalition, sottolineando che alcune questioni sono ancora in corso di definizione, come per esempio la richiesta che venga creata una autorità EU, almeno in parte indipendente da US, che consenta di modulare le richieste della Coalition sulla base delle specificità dei singoli mercati. Proprio per questo IAB Italia invita tutti i soci a segnalare dubbi e difficoltà riscontrati nell’interpretazione delle linee guida e continuerà a farsi carico di portare le istanze degli operatori italiani sui tavoli di discussione internazionali.