Ad Age: nel 2017 Samsung supera P&G e diventa il principale spender mondiale
Il colosso sudcoreano ha investito 11,2 miliardi, ma se si considera la sola adv, escludendo le promozioni, la multinazionale rimane al vertice con un budget pubblicitario di 7,1 miliardi
Samsung ha superato P&G diventando il principale spender mondiale nel 2017, grazie a una spinta del 13% degli investimenti in pubblicità e promozioni per un totale di 11,2 miliardi di dollari. La multinazionale americana P&G si ferma a 10,5 miliardi di dollari nell’anno fiscale terminato a giugno 2018. Lo rivelano i dati forniti da Ad Age Datacenter, secondo cui il colosso coreano ha dovuto aumentare gli sforzi dopo i problemi registrati dal Galaxy Note 7 nel 2016. Se però si considera solo la voce advertising (che include tv, stampa, radio, internet e in-store), P&G torna nuovamente in testa con 7,1 miliardi, mentre Samsung scende fino a 4,8 miliardi. Gli investimenti dei top 100 spender pubblicitari di Ad Age nel 2017 sono aumentati complessivamente del 4,9%.
La Cina
Secondo i calcoli di Ad Age, sono 105 le aziende che hanno rispettivamente veicolato più di 1 miliardo di dollari in pubblicità e promozioni l’anno scorso. Tra queste, figurano quattro società cinesi che hanno apportato un miglioramento aggregato del 45%. Gran parte di questo denaro è stato utilizzato per sostenere le attività interne. E non è un caso che sia Alibaba la compagnia a essere cresciuta al tasso più elevato, più che raddoppiano lo spending del 2016, portandolo a 2,7 miliardi. Tencent è il secondo attore per tasso di crescita, +46% per 2 miliardi, mentre Saic Motor, il più grande produttore auto del Paese, sale del 40% a 2 miliardi.
Internet
Se da un lato, la rete è diventata un canale d’investimento sempre più importante, i giganti di internet sono quelli la cui spesa incrementa a valori maggiori. Alphabet, Netflix e Amazon hanno fatto segnare aumenti rispettivamente del 32%, 29% e 26%. Insieme alle già citate aziende cinesi Alibaba e Tencent e ad altre cinque, i tre colossi statunitensi sono responsabili di quasi il 30% della crescita, a fronte del 2,6% delle rimanenti novanta in graduatoria. Amazon, per esempio, è in settima posizione con uno spending di 6,3 miliardi di dollari, equiparabile ad AT&T.
Categorie e geografia
Il segmento Personal care è la categoria di prodotto più rilevante, che coinvolge 14 inserzionisti per 52 miliardi di dollari. Per l’automotive sono 16 le società in classifica, per 47 miliardi di investimenti. A livello geografico 47 compagnie sono nord-americane, 31 europee e 22 asiatiche. Gli Stati Uniti ne hanno 44, seguiti da Giappone (13), Germania (10) e Francia (9), che mette L’Oréal a chiudere il podio.