Domus: da gennaio restyling, una nuova strategia editoriale e +20% per l’adv
Il mensile di architettura e design compie 90 anni e nei prossimi dieci altrettanti direttori si alterneranno alla sua guida fino al traguardo del centenario; si parte con Michele De Lucchi
Dieci direttori diversi per i dieci anni che dividono Domus dal compimento dei 100 anni di pubblicazioni. Per festeggiare il 90° compleanno dello storico mensile, dal prossimo gennaio Editoriale Domus ne affiderà la direzione a dieci professionisti che si alterneranno negli altrettanti anni successivi fino a raggiungere il traguardo del centenario nel 2028. «Sin da Giò Ponti - spiega il presidente della casa editrice, Maria Giovanna Mazzocchi - la direzione di Domus è stata affidata ai professionisti dell’architettura e del design per garantire al giornale un punto di vista adeguato ai tempi. Oggi stiamo vivendo un cambiamento difficile e disorientante, e abbiamo la necessità di trasmettere una visione attuale coinvolgendo vari nomi dell’architettura e del designa nazionale e internazionale»
Si parte il prossimo gennaio con Michele De Lucchi. Ogni direttore, italiano o straniero, darà il suo personale apporto al giornale, sotto la supervisione del neo direttore editoriale Walter Mariotti, che è alla guida del sistema editoriale Domus dallo scorso settembre con il compito di coordinare la testata cartacea, il sito - rinnovato lo scorso 3 ottobre - e le iniziative speciali assicurando continuità nell’avvicendarsi della visione creativa e scientifica dei dieci architetti. Sono confermate le 11 uscite annuali di cui 10 curate dal direttore di turno e l’undicesima dedicata all’italianità, realizzata dalla redazione.
Domus diventa sistema
Come altre testate della Editoriale Domus anche il mensile di architettura e design si appresta a diventare un sistema multimediale tra carta, digital (sito e social) ed eventi. Gli obiettivi per il 2018 sono impegnativi: crescita del 10% delle diffusioni in Italia e del 20% all’estero, che rappresenta il 45% della distribuzione del giornale; mentre nella raccolta pubblicitaria si stima un incremento del 20%. «Quest’anno il mercato dei periodici dovrebbe perdere tra il 5% e il 6% delle diffusioni - il brand manager e international director Tommaso Vincenzetti -, mentre Domus chiuderà con un andamento medio, circa 60mila copie mensili, in linea con il 2016 che ha visto un incremento del 7%». Lo sviluppo delle diffusioni sarà generato in primo luogo grazie a un consolidamento delle piazze Milano e Roma, e grazie a investimenti su piazze come Bologna, Venezia, Firenze, supportati da attività di promozione sui punti vendita. All’estero, è stato effettuato un attento lavoro di “fine tuning” sulla distribuzione.
Inoltre, crescono a sei le edizioni straniere del giornale con lo sbarco in Africa a partire da gennaio, con un head quarter stabilito in Botswana. Il giornale, distribuito in 89 Paesi, vanta licenze in Cina, India, Germania, Sri Lanka e Sud America, con vendite significative in USA, Giappone, Germania, Sud Corea. La crescita prevista per la raccolta nel 2018 dovrebbe arrivare per il 50% dalla carta, il 30% dal digital e il 20% dagli eventi. Dal suo rilancio, il nuovo sito di Domus ha registrato il 50% degli investimenti pubblicitari, grazie anche all’introduzione di una sorta di motore di ricerca di prodotti di design, sviluppato con Archiproducts. Il traffico in un anno (ottobre 2017 su ottobre 2016) è quasi raddoppiato e anche la social base è molto cresciuta nello stesso periodo. Più del 100% Instagram, dove Domus ha 136mila follower, del 50% circa su Twitter e del 10% su Facebook. Per quanto riguarda gli eventi, al momento ne sono in lavorazione due: il primo a maggio per festeggiare il 90 anni del giornale, e il secondo in ottobre, incentrato sui contenuti.
Il 2018 targato Michele De Lucchi
Il primo numero firmato da Michele De Lucchi sarà in edicola, nei bookstore museali e nella librerie l’8 gennaio. L’anno di De Lucchi sarà incentrato sugli oggetti: “Sono emozionato per questa nuova avventura alla guida di Domus, rivista alla quale sono legato sin dagli anni della mia formazione universitaria. La mia Domus sarà dedicata agli oggetti, al loro valore e ai loro significati” scrive l’architetto e designer nel suo manifesto di intenti, pubblicato insieme allo speciale monografico che accompagna il numero di dicembre di Domus. «Ringrazio Nicola Di Battista per l’ottimo lavoro alla guida di Domus di questi ultimi anni - commenta Maria Giovanna Mazzocchi -. Michele De Lucchi rappresenta l’eccellenza della progettualità italiana capace di una visione internazionale, e il suo lavoro dimostra quanto sia fecondo il dialogo tra architettura, design e arte».
La guida di De Lucchi segna un cambiamento anche nella struttura del giornale, che presenterà una serie di argomenti radicalmente diversa dal quello del suo passato recente. L’architettura incontrerà il design e l’arte contemporanea, insieme all’antropologia, l’economia, la meteorologia e la filosofia. In altre parole, nella nuova Domus l’architettura non sarà “verticale” ma in dialogo con altre discipline. In questo senso, i contributi di architetti, progettisti e designer si alterneranno ad articoli e rubriche affidate a sociologi, economisti, artisti visivi e non solo.
«L’evoluzione di Domus s’inserisce nell’evoluzione dei magazine globali più innovativi, che si propongono come piattaforme esperienziali differenziandosi dall’informazione fruibile sulla rete, con cui dialogano à rebours. Domus diventerà quindi un sistema sempre più articolato e indipendente, capace di dare ai singoli architetti uno strumento per diffondere la loro visione», spiega Walter Mariotti. Firma il progetto grafico Mark Porter, autore anche del recente restyling della piattaforma domusweb.it. Nel nuovo layout trovano più spazio le immagini e le fotografie, e un’organizzazione delle news per blocchi, garantendo una fruizione della rivista più contemporanea. Domus di dicembre accoglie il suo nuovo direttore e gli rende omaggio pubblicando una monografia non convenzionale che racconta Michele De Lucchi sia come artista, sia come uomo. A supporto del nuovo Domus partirà a gennaio una campagna realizzata internamente e pianificata su mezzi digital in Italia e all’estero - tra cui i siti di Wallpaper e Monocle -, quotidiani, punti vendita e social media. La creatività della campagna rimanderà al nuovo direttore del giornale.