Autore: Redazione
10/06/2022

Zenith stima un +0,6% per lo spending adv nel 2022. Di Fonzo: “Contesto volatile, ma il mercato tiene e ci sono segnali positivi”

La centrale di Publicis Groupe indica una continua crescita del digitale e una buona performance dell’OOH e prevede il ritorno sopra i livelli pre-pandemia della raccolta, a 8,2 miliardi di euro

Zenith stima un +0,6% per lo spending adv nel 2022. Di Fonzo: “Contesto volatile, ma il mercato tiene e ci sono segnali positivi”

Andrea Di Fonzo, Chief Media Officer Italia di Publicis Groupe e CEO di Zenith

Dopo aver emesso mercoledì il global report Advertising Expenditure Forecasts, che ipotizza un incremento complessivo dell’8% per gli investimenti pubblicitari, Zenith è ora il primo tra i grandi player del settore a rilasciare le stime per il 2022 per l’Italia, che prefigurano una crescita intorno al +0,6%. La centrale di Publicis Groupe spiega che “il complesso scenario macroeconomico attuale indebolisce le previsioni di forte ripresa post pandemia, ma nel complesso il mercato pubblicitario italiano tiene, e che a raccolta complessiva si prevede che raggiungerà gli 8.2 miliardi di euro attestandosi sopra i livelli pre-pandemia”. Tra i mezzi spicca il digitale la cui quota mercato sale al 47%, segue la tv con una quota pari al 40.2%. L’incremento negli investimenti digital è stimato, per quest’anno, al +3.7%, dove a fare da traino sarà soprattutto la crescita degli OTT. Emerge anche la performance dell’OOH, con una crescita stimata al +5.8%: il mezzo sta attraversando una fase di grande dinamicità con l’introduzione di nuove soluzioni digitali sempre più innovative e un pubblico che ha oggi grande desiderio e interesse nel vivere esperienze outdoor, dopo le restrizioni della pandemia.

Il commento

“Un contesto macroeconomico volatile come quello attuale, richiede una lettura dinamica delle stime sull’andamento del mercato pubblicitario. Oggi confermiamo una crescita per il 2022 al 0.6%, con una contrazione rispetto alle precedenti. Ma di contro vediamo segnali positivi che arrivano da alcuni settori, con un contributo interessante di nuovi player che entrano sul mercato in maniera significativa. La spinta inflattiva non ha risparmiato il media, ma siamo convinti che questa non si batta solo con temi di negoziazione, ma con l’intelligenza e l’uso dei dati per affrontare in modo diverso le pianificazioni, per recuperare e incrementare la capacità di buying e l’efficienza ed efficacia delle campagne”, dichiara Andrea Di Fonzo, Chief Media Officer Italia di Publicis Groupe e CEO di Zenith.