Autore: Redazione
31/10/2017

YouTube ottimizza il suo algoritmo di monetizzazione video

L’azienda si aspetta che questa mossa porti a una riduzione del 30% dei video non classificati come non idonei alla sponsorizzazione

YouTube ottimizza il suo algoritmo di monetizzazione video

YouTube ha annunciato una significativa modifica al suo algoritmo che determina se un video possa essere interamente monetizzato, oppure circoscritto a pubblicità limitata o inesistente. In un blogpost, la company ha spiegato di aver utilizzato più di un milione di recensioni umane ai video per istruire il suo algoritmo di machine learning che determina la categorizzazione degli stessi. L’azienda si aspetta che questa mossa porti a una riduzione del 30% dei video non classificati come non idonei alla monetizzazione. “Stiamo rilasciando un importante aggiornamento che si tradurrà in meno classificazioni errate nel complesso” si legge nel post. “In altre parole, altri milioni di video saranno completamente monetizzati”. Call to action YouTube ha, inoltre, incoraggiato i creatori di contenuti a segnalare i video che potrebbero essere stati erroneamente classificati idonei come, ad esempio, quelli che propongono contenuti inappropriati per gli inserzionisti pubblicitari. In questo scenario, l’impegno di YouTube segue una serie di critiche che sono state rivolte alla piattaforma nelle ultime settimane proprio da parte dei creatori di contenuti che si sono ritrovati di fronte ad un veto di monetizzazione anche quando proponevano contenuti idonei alle policy. YouTube ha iniziato ad apportare modifiche ai suoi algoritmi già dall’inizio di quest’anno, quando l’azienda ha annunciato l’intenzione di rendere il suo ecosistema video un luogo più sicuro per contenuti brandizzati. Questo cambiamento nelle sue policy, però, ha portato a una certa confusione da parte di alcuni creators sulla scelta dei contenuti da monetizzare e, in alcuni casi, persino a cause legali intentate sulla questione. La piattaforma video, con questa release, ha espresso la sua piena intenzione a risolvere le suddette incomprensioni, affinando ulteriormente la tecnologia di categorizzazione alla base del suo algoritmo.