WPP Italia: il 2022 chiude con trend positivi in tutte le aree di business; mercato complessivo in tenuta con lieve segno “più”
La Country Manager Simona Maggini e il Chairman Massimo Beduschi commentano gli andamenti della industry; ottimismo rispetto al 2023 nonostante un inizio difficile
Valerio de Molli, MP e AD di The European House - Ambrosetti S.p.A., Simona Maggini, Country Manager e Massimo Beduschi, Chairman di WPP Italy
Nonostante la condizione geo-politica, la crisi energetica e delle materie prime, e nonostante un quarto trimestre in calo rispetto ai risultati molto buoni dello stesso periodo nel 2021, il mercato dell’advertising in Italia nel 2022 si chiuderà con una sostanziale tenuta e un minimo segnale positivo. Lo ha confermato Massimo Beduschi, Chairman di WPP Italy a margine del convegno organizzato con The European House – Ambrosetti ieri a Milano. Insieme alla Country Manager Simona Maggini è stato tracciato un quadro degli andamenti del settore, evidenziando qualche preoccupazione per il primo trimestre del 2023, durante il quale ci si aspetta una frenata; anche se Beduschi si dice ottimista rispetto ai trend complessivi del prossimo anno «che non andrà così male come si pensa» perché ci si aspetta che emergano settori in grado di sollevare le sorti degli. investimenti, come è accaduto quest’anno con il pharma, il turismo, il food, mentre auto e tlc «hanno sceso uno scalino e non torneranno indietro».
Andamenti di WPP Italia
In questo scenario, e in linea con quanto accade a livello internazionale, WPP Italia si appresta a chiudere in territorio «molto positivo» afferma Simona Maggini, grazie ai buoni andamenti registrati fino all’estate «e con tutti i settori di business allineati nella performance positiva». Dopo l’uscita di Francesco Poletti da VLMY&R è ancora in corso la selezione per un nuovo Chief Creative Officer, «o forse saranno due – continua Maggini –, la ricerca non è semplice e a questo proposito devo “bacchettare” i creativi che a quanto pare non sono stati capaci di costruire seconde e terze linee di alto livello, e su questo bisognerà ragionare. Il nome (o i nomi, ndr) arriverà, sarà forse una scelta inaspettata ma comunque in linea con quella che è la stella polare dell’agenzia, ovvero della brand experience». Prosegue il monitoraggio del mercato con l’obiettivo di effettuare acquisizioni, in aree tech, dati ma anche content ed entertainment ma c’è un concreto limite della potenziale offerta in Italia a fronte dei parametri stringenti richiesti da WPP. Per quanto riguarda il new business, GroupM è coinvolta nella gara Burger King.
Scenari 2023
Tornando agli scenari dei prossimi mesi, nel 2023 si dovrebbero configurare per i vari mezzi situazioni simili a quelle di questa fine 2022: alla sofferenza della tv si contrappongono la tenuta della radio e la significativa crescita di out of home e cinema, sebbene quest’ultimo mercato sia ridotto in termini assoluti. Il digitale manifesta una crescita contenuta, perdura la crisi della stampa. Per quanto riguarda i Mondiali in partenza il 20 novembre, Beduschi commenta: «Riscontriamo una certa freddezza da parte delle aziende, non solo perché l’Italia non partecipa, ma anche per via degli orari, delle partite poco interessanti della prima parte, e naturalmente delle questioni etiche che sappiamo. Rispetto a Russia 2018 (trasmessi da Mediaset, ndr) credo che la raccolta della Rai sarà inferiore; ma può darsi che nella seconda parte della manifestazione ci sia un risveglio di interesse da parte degli investitori».