Autore: Redazione
15/03/2024

World Down Syndrome Day 2024, CoorDown presenta ASSUME THAT I CAN, campagna di sensibilizzazione realizzata con SMALL

Una giovane donna con sindrome di Down sfida le basse aspettative che gli altri hanno su di lei e propone un ribaltamento di prospettiva: a scuola, al lavoro, in famiglia e nella vita sociale

World Down Syndrome Day 2024, CoorDown presenta ASSUME THAT I CAN, campagna di sensibilizzazione realizzata con SMALL

la protagonista del film ASSUME THAT I CAN

Per la Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, 21 marzo 2024, CoorDown - Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down - lancia la campagna di sensibilizzazione internazionale ASSUME THAT I CAN per chiedere a ciascuno di mettere fine ai pregiudizi e sostenere le concrete potenzialità di ogni persona con sindrome di Down. Stereotipi, preconcetti, basse aspettative hanno un impatto significativo sulla vita delle persone con disabilità intellettiva in tutti gli aspetti della loro esistenza: sono un confine, spesso invalicabile, che limita il campo d’azione e le opportunità a scuola, a lavoro, nello sport, nella vita sociale e nelle relazioni affettive. La self fulfilling prophecy (o “profezia autoavverante”) è un concetto sociologico e psicologico, descritto per la prima volta dal sociologo statunitense Robert K. Merton nel 1948, che descrive il fenomeno per il quale le supposizioni e le aspettative delle persone influenzano gli eventi in modo tale da far sì che la profezia iniziale diventi realtà. Non solo quindi azioni astratte senza conseguenze, ma un processo mentale che porta al concretizzarsi di una realtà che crea degli effetti tangibili nella vita e influenza le realtà sociali. È proprio da qui che nasce il film ASSUME THAT I CAN. La protagonista, una giovane donna con sindrome di Down, sfida le basse aspettative che gli altri hanno su di lei e propone un ribaltamento di prospettiva: all’inizio chi ha intorno crede che non possa bere un cocktail, praticare boxe, studiare Shakespeare, andare a vivere da sola, raggiungere obiettivi importanti. Poi a metà film la svolta: la protagonista invita con determinazione a pensare in modo nuovo e usare in senso positivo la profezia autoavverante. Un cambiamento profondo di immaginario che va oltre la denuncia dei diritti negati, chiama all’azione ogni persona che voglia combattere attivamente per realizzare una vera inclusione per tutti. 

I partner

La campagna internazionale nasce in Italia con CoorDown, ma vede il contributo di diverse associazioni internazionali che in contemporanea lanciano il film a livello globale: Canadian Down Syndrome Society, National Down Syndrome Society, Global Down Syndrome Foundation, Down’s Syndrome Association UK, Down Syndrome Australia and New Zealand Down Syndrome Association e con la partecipazione degli associati della Fundació Catalana Síndrome de Down. Fino al 21 marzo, i social media di @CoorDown si popoleranno delle testimonianze reali di persone con sindrome di Down e delle loro famiglie provenienti da ogni parte del mondo con gli esempi degli stereotipi che hanno dovuto affrontare e dei pregiudizi che hanno sovvertito. Il film ASSUME THAT I CAN sarà disponibile sul canale Tiktok di CoorDown e diffuso su tutte le piattaforme dell’organizzazione e dei partner. La campagna è nata dalla collaborazione con l’agenzia SMALL di New York ed è stata prodotta da Indiana Production per la regia di Rich Lee, e la direzione della fotografia di Christopher Probst. La musica è stata composta e realizzata da Stabbiolo Music. La campagna ha, inoltre, il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e di Fondazione Cariplo

I commenti

Luca Lorenzini e Luca Pannese, Executive Creative Directors, SMALL New York, dichiarano: “Quest’anno, abbiamo voluto realizzare un film molto diverso rispetto a quelli degli anni precedenti. Prendendo ispirazione da un discorso che Marta Sodano fece alle UN alcuni anni fa, ci siamo posti come obiettivo quello di dare un messaggio forte contro i pregiudizi. Grazie alle grandi capacità attoriali e alla versatilità di Madison e al talento del regista Rich Lee, abbiamo realizzato un film pieno di energia che speriamo possa contribuire ad abbattere gli stereotipi che ancora limitano i sogni e i progetti delle persone con sindrome di Down”. Karim Bartoletti, Partner/MD/Executive Producer, Indiana Production, aggiunge: “Ogni anno, CoorDown, insieme ai suoi partner creativi e produttivi, cerca di rivoluzionare il modo di percepire la disabilità con una campagna che possa sostenere un’idea creativa forte, capace di illuminare nuovi punti di vista sugli stereotipi e i pregiudizi che condizionano la vita delle persone con sindrome di Down e con disabilità intellettive in generale. Abbiamo ritenuto che l’idea alla base della campagna fosse così forte da adottarla in ogni aspetto della produzione. ‘Pensi che realizzeremo questa campagna come qualsiasi altro spot che tratti di disabilità?’, ‘Pensi che non possiamo trovare un attore o un’attrice in grado di sostenere il peso dell’intero film sulle proprie spalle?’, ‘Pensi che non possiamo far dirigere a Rich Lee e far curare la fotografia a Chris Probst?’. Se vogliamo creare consapevolezza e abbattere i confini attraverso il lavoro che creiamo e produciamo, dobbiamo farlo noi stessi. Abbiamo pensato di poterlo fare e certamente lo abbiamo fatto, e si vede chiaramente nell’originalità, nella potenza e nella forza creativa della campagna di quest’anno per la Giornata Mondiale della Sindrome di Down di CoorDown. Siamo molto orgogliosi di come la campagna ASSUME THAT I CAN sia diversa da tutto ciò che abbiamo visto o fatto in precedenza”.

Credits

Executive Creative Directors: Luca Pannese, Luca Lorenzini

Creative Director: Paolo Montanari

Production Company: Indiana Production

Director: Rich Lee

DP: Christopher Probst, ASC