Uniting Group continua a puntare su creatività e sostenibilità, partecipando alla prima edizione di BIG
Per l’azienda operante nel settore della brand experience communication la collaborazione con la Biennale Internazionale Grafica rappresenta un tassello strategico all’interno di una vision di più ampio respiro, che trova nei valori propri della manifestazione pilastri centrali della sua strategia di crescita
Si è conclusa da pochi giorni la prima edizione di BIG - Biennale Internazionale Grafica, il festival diffuso dedicato al design della comunicazione e alle culture visive, tenutosi quest’anno a Milano dal 23 al 26 maggio 2024. La quattro giorni di mostre, installazioni, talk, workshop, progetti sociali ed eventi è stata realizzata in collaborazione con importanti istituzioni culturali e realtà milanesi che hanno sposato l’iniziativa, tra le quali spicca il nome di Uniting Group, presente in qualità di sponsor. Per l’azienda operante nel settore della brand experience communication la collaborazione con BIG rappresenta un tassello strategico all’interno di una vision di più ampio respiro dove networking, creatività e sostenibilità, elementi fondanti della manifestazione, rappresentano pilastri centrali nella strategia di crescita del Gruppo. “La scelta di aderire alla prima edizione di BIG va ben oltre l’interesse nel presidiare l’evento in qualità di sponsor. Come Uniting abbiamo voluto metterci a disposizione e garantire un contributo concreto a un festival che punta a divulgare i valori e le pratiche della grafica e della cultura visiva al di là dei soliti addetti ai lavori – afferma Dario De Lisi, Chief Creative Strategy Officer di Uniting Group –. Educare il grande pubblico sull’importanza e il ruolo di questo comparto è un elemento di grande valenza strategico, specialmente all’interno di un mercato in cui trasmettere nel modo corretto l’importanza di temi come sostenibilità, inclusione, intelligenza artificiale rappresenta un’urgenza non più rimandabile”.
Inclusione e sostenibilità
BIG è stata inoltre l’occasione per affrontare una serie di argomenti trasversali come la riqualificazione urbana all’ambiente, l’identità di genere, la formazione, con un focus particolare sulla città, i giovani e la sostenibilità. Perfettamente inserito in tale contesto, Uniting ha condiviso il proprio know how anche grazie alla tavola rotonda dal titolo “Segni d’Inclusione: come dare forma a un mondo migliore”, che ha visto la partecipazione di Denise Lo Piparo, Head of ESG and Progress Manager | Responsabile Progetto Parità di Genere Uniting Group, Laura La Ferla, Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione ATM, Marco Mascheroni, Executive Creative Director di Uniting Group, Valeria Bucchetti, Professoressa di Design Politecnico di Milano, e Flavia Brevi, Capa Comunicazione di Fondazione Libellula. L’appuntamento è stato pensato per indagare quanto la pubblicità e le campagne di comunicazione contribuiscono alla costruzione di un immaginario condiviso e che potenzialità hanno di contrastare gli stereotipi. Si è parlato poi dei vari modi in cui rappresentare la D&I, anche sfruttando come case il format di Uniting ‘Run For Inclusion’, incoraggiando i designer ad adottare un approccio inclusivo ispirato ai principi del design for all, per declinare, tradurre e abilitare all’inclusione i diversi messaggi di comunicazione.
I commenti
“Noi comunicatori del linguaggio dei segni abbiamo la responsabilità di trovare soluzioni e impegnarci nell’accompagnare i Brand ad intraprendere nuove iconografie universali. L’impegno si traduce nella costante ricerca di confronto per non far diventare i temi della Diversity un ‘trend creativo’ fine a sé stesso. La nostra collaborazione deve portarci a introdurre solide regole per formare culturalmente il prossimo attraverso un linguaggio più inclusivo - afferma Marco Mascheroni, Executive Creative Director di Uniting Group -. In occasione di BIG, oltre a portare la nostra testimonianza nel talk Segni d’Inclusione, abbiamo coinvolto i nostri colleghi dei reparti creativi di tutte le unit del Gruppo, facendoli diventare ‘reporter social’ per un giorno. È stato affascinante per noi scoprire le attività in palinsesto attraverso gli occhi degli Uniters, cogliendo tutti i punti di vista che, insieme, ci hanno ridato una fotografia completa e approfondita”. Francesco Dondina, Curatore di BIG - Biennale Internazionale Grafica chiude: “Si sono appena conclusi quattro giorni di incontri e condivisione durante i quali abbiamo registrato una grande partecipazione di pubblico, soprattutto giovanile, che ha animato con grande curiosità e passione la visita delle mostre e la partecipazione ai talk e ai workshop. Questo ci porta, ancora una volta, a ritenere che iniziative di questo genere siano l’occasione per mantenere vivo l’interesse per il design della comunicazione e per le culture visive”.