Twitter pronto a licenziare 300 persone, l’8% della forza lavoro
A sostenerlo è Bloomberg, secondo cui l’annuncio ufficiale dei tagli sarà domani, in concomitanza con la pubblicazione della trimestrale

Twitter sarebbe pronto a licenziare l’8% della sua forza lavoro, pari a circa 300 persone. Lo rivela un report di Bloomberg, che cita fonti anonime a conoscenza dei fatti e segue analoghe indiscrezioni avanzate settimana scorsa dalla Reuters. Il giorno scelto per l’annuncio ufficiale dovrebbe essere domani, in concomitanza con il rilascio dei dati trimestrali al 30 settembre, peraltro anticipati prima dell’apertura dei mercati alle 4 del mattino ora America Pacifico, un fatto più unico che raro per Twitter. Il taglio dovrebbe dunque essere circa lo stesso, in termini quantitativi, rispetto a quello dell’anno scorso. Si tratta, perciò, di una situazione veramente difficile per Jack Dorsey, ceo della piattaforma di micro-blogging, alle prese con un clima di grande incertezza.
Costi troppo alti
I licenziamenti serviranno a ridurre i costi, che crescono a ritmi più elevati delle entrate pubblicitarie. In particolare, le spese in marketing e R&D dell’uccellino sono molto più alte a livello percentuale rispetto a quelle dei grandi colossi dell’ad tech, come Facebook e Google. Di recente, Twitter si è rivolta ad alcuni istituti bancari per esplorare una possibile vendita ma i potenziali acquirenti si sono presto tirati indietro. Settimana scorsa è uscita una indiscrezione secondo cui la giapponese Softbank avrebbe messo gli occhi sulla società ma le voci si sono presto affievolite. Negli scorsi 12 mesi Twitter ha perso il 40% del proprio valore a Wall Street ed è sempre più difficile per l’azienda pagare i propri ingegneri in azioni, un fatto che complica la posizione nell’eterna sfida a raccogliere i migliori talenti della Silicon Valley.