Autore: Redazione
01/06/2023

Tutto in uno: le regole del cloud secondo THRON

Il 2023 della software company SaaS, originaria di Piazzola sul Brenta, specializzata nel design e nella realizzazione di una piattaforma che sappia gestire in modo centralizzato gli asset digitali (immagini, video, audio, documenti, etc) relativi ai prodotti di una azienda, raccontata da Antonio Comelli, Head of Sales and Customer Success del gruppo

Tutto in uno: le regole del cloud secondo THRON

Antonio Comelli

Semplificare senza perdere neanche un’oncia di potenzialità. Creare un prodotto che sappia raggruppare un’ampia offerta, eliminando integrativi e ridondanze, rendendo così più agile tutto l’operato. Una sorta di rilettura della filosofia MIDI che ha fatto la fortuna dell’industria musicale dagli anni 80 in poi. Ma qui siamo nel campo del cloud, siamo all’interno della storia di THRON, software company SaaS, originaria di Piazzola sul Brenta, nei pressi di Padova, specializzata nel design e nella realizzazione di una piattaforma che sappia gestire in modo centralizzato gli asset digitali (immagini, video, audio, documenti, etc) relativi ai prodotti di una azienda nonché le informazioni di prodotto che arricchiscono questi asset (colore, taglia, codice sku e altro ancora). La società unisce in un solo prodotto, che rappresenta un unicum nel panorama italiano, l’offerta DAM (Digital Asset Management) e quella PIM (Product Information Management). La principale soluzione è THRON Platform, soluzione end-to-end sviluppata nativamente sul cloud: abilita il cliente finale alla gestione dei propri asset digitali, delle info di prodotto e della delivery sui canali finali, senza necessità di un integratore terzo. Il cliente mantiene la governance sui propri contenuti e li gestisce in autonomia nell’ecosistema. Uno strumento che distribuisce direttamente e in modo dinamico sui canali aziendali, i quali si aggiornano in automatico, senza creare asimmetrie informative rispetto al marchio. Attraverso API e connettori plug&play, THRON si integra con gli applicativi dell’ecosistema digitale aziendale, dal CSM al CRM o dal PLM fino all’ERP, ma anche con stakeholder esterne, come fotografi o agenzie che possono caricare gli scatti in piattaforma. DailyNet è stata attirata dallo stand THRON presente al recente Netcomm Forum; lì ha incontrato Antonio Comelli, Head of Sales and Customer Success (ospite anche di DailyOnAir - The Sound Of Adv), al quale ha posto qualche domanda.

Se qualcuno chiedesse una sintesi immediata di cosa sia Thron?

«Thron è un Software as a Service, nativo per il cloud ed è uno strumento per la gestione centralizzata di contenuti multimediali, e informazioni di prodotto. Il nome è evocativo del controllo e della governance, e infatti THRON permette di gestire l’intero ciclo di vita di queste entità, dalla loro creazione, alla collaborazione interna ed esterna, fino alla loro pubblicazione su qualsiasi canale digitale, eliminando tutte le ridondanze per offrire un’unica fonte di verità, con benefici tecnologici e un grado di sicurezza certificato (ISO 9001)».

Con quali settori lavorate?

«Possiamo contare su un centinaio di clienti operanti in diversi settori merceologici, dal fashion all’automotive, dall’arredamento alla grande distribuzione, marchi quali Furla, Geox, Valentino, Whirpool, Dainese, Selle Royal, Lago Arredamenti e ACF Fiorentina, per citarne alcun; nell’ultimo triennio abbiamo acceso l’interesse sul settore manifatturiero, laddove operano PMI con ampie prospettive di crescita tecnologica. Occorre però essere onesti e realisti: i pregiudizi non mancano e molte visioni IT appaiono obsolete».

Quali sono i focus per il 2023?

«Vogliamo affermarci nel mercato italiano come player di riferimento nell’ambito della gestione dei contenuti e delle informazioni di prodotto; abbiamo una previsione di fatturato di 10 milioni nel prossimo triennio, partendo da una base odierna di sei milioni e mezzo. Vorremmo poi aprire una finestra concreta sul mercato internazionale».

A proposito: quanto può offrire il nostro Paese alle sorti del mercato globale?

Non poco; non a caso, stiamo mettendo l’accento sempre più sull’italianità, abbiamo costruito un campus qui a Piazzola, in collaborazione con il comune, l’Università di Padova e altre aziende del territorio con corsi su digital, coding, cinematografia, robotica. La formazione è fondamentale affinché si possa creare un tessuto di conoscenza territoriale».

Come operate?

«Costruiamo campagne di marketing in Rete per acquisire nuovi clienti attraverso inbound e stringiamo partnership strategiche con le principali realtà di consulenza e system integration, che attraverso il nostro software possono a loro volta portare valore alle aziende creando progetti digitali in modo agile e controllato».