Si estende la stagione turistica nazionale: SiteMinder analizza il cambiamento di paradigma
Incontro con la piattaforma leader mondiale di distribuzione e revenue management per il settore alberghiero. Le parole di Simone Portaluri, regional sales manager for the italian market della struttura

Simone Portaluri
È già iniziato il conto alla rovescia per le agognate vacanze? Sguardi di stupore mescolato a un comprensibile stato di mestizia… Calma e sangue freddo: non c’è bisogno di procrastinare fino al palesarsi del mitico solleone e neanche sentirsi in qualche modo frustrati; pare, infatti, che la stagione turistica italiana si sia estesa e ormai non possa più essere limitata ai classici mesi di luglio e agosto, anzi a dirlo chiaro e tondo è SiteMinder, la piattaforma leader mondiale di distribuzione e revenue management per il settore alberghiero. Una struttura che fornisce agli albergatori, dalle piccole proprietà indipendenti ai grandi gruppi e catene, gli strumenti necessari per gestire e far crescere un’attività ricettiva di successo. È una società internazionale fondata a Sydney nel 2006 attiva in 150 Paesi, tra cui l’Italia; lavora con oltre 44.500 hotel clienti in tutto il mondo e, grazie alla sua tecnologia e al più grande ecosistema di partner nel settore alberghiero a livello mondiale, genera, per gli hotel clienti, più di 235 prenotazioni al minuto (125 milioni all’anno), il che rende la piattaforma di distribuzione e revenue management di SiteMinder la più completa al mondo per quanto riguarda i dati sulle prenotazioni alberghiere, che costituiscono il nucleo dell’analisi Hotel Booking Trends di SiteMinder, un riferimento in materia di prenotazioni alberghiere in 20 delle destinazioni più affermate al mondo. Ne parliamo con Simone Portaluri, regional sales manager for the italian market di Siteminder (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv).
Quali sono i canali di prenotazione che contribuiscono maggiormente a generare ricavi per gli hotel italiani?
«Secondo la piattaforma di SiteMinder, i tre principali canali di prenotazione che hanno generato più ricavi per le strutture alberghiere locali sono stati Booking.com, Expedia Group e le prenotazioni dirette attraverso i siti web degli hotel. Queste prime tre posizioni rimangono invariate nel 2024 rispetto al 2023 in Italia. Tuttavia, la posizione stabile dei siti web degli hotel riflette una tendenza globale in cui, per la prima volta, le prenotazioni dirette tramite queste piattaforme hanno consolidato la loro posizione in tutti i mercati, mantenendo il loro posto in 19 Paesi e persino guadagnando una posizione in Thailandia. Tornando ai principali canali italiani, la maggiore variazione nella classifica (composta da 12 posizioni) riguarda Trip.com, che ha guadagnato due posizioni nel 2024 (raggiungendo la 7^ posizione rispetto alla 9^ del 2023). Il ritorno dei viaggiatori dalla Cina e dall’Asia, che da sempre considerano l’Italia la loro principale destinazione europea, ha infatti favorito l’ascesa di Trip.com. Questa tendenza si riflette anche su Agoda, un’altra piattaforma dedicata ai viaggiatori asiatici, che ha mantenuto la sesta posizione».
A proposito di prenotazioni, sono favoriti i canali di intermediazione o i viaggiatori si rivolgono direttamente ai siti web degli hotel?
«Come già accennato, a livello globale, stiamo osservando una performance molto positiva delle prenotazioni dirette nel 2024. In paesi come Irlanda, Portogallo, Spagna e Sudafrica, ad esempio, questo canale occupa la seconda posizione, subito dopo Booking.com. I nostri dati rivelano anche che i siti web degli hotel hanno superato tutte le altre fonti di prenotazione in termini di valore per prenotazione nel 2024, con un incremento del 60% rispetto alle agenzie di viaggio online (OTA). Prenotando direttamente, i viaggiatori tendono a scegliere camere di maggiore valore, soggiornare più a lungo e aggiungere extra, e ciascuno di questi fattori rappresenta una notevole opportunità per gli hotel di offrire offerte esclusive. Tuttavia, questo non significa che gli albergatori debbano trascurare i canali di intermediazione nel 2025. Nelle nostre classifiche dei 12 principali canali di prenotazione a livello globale, i canali di intermediazione rimangono i principali motori di ricavi per gli hotel, dominando in ognuna delle classifiche. Ciò che i nostri risultati sottolineano è l’importanza per gli hotel di offrire un’esperienza di prenotazione semplice, con pagamenti fluidi e una solida sicurezza, proprio come avviene attraverso i canali di intermediazione».
In generale, quali sono le caratteristiche principali che rendono popolare un sito di prenotazioni?
«I viaggiatori cercano un’esperienza fluida e senza intoppi: devono trovare l’alloggio giusto che rispecchi i loro parametri nel modo più rapido e sicuro possibile, al prezzo più conveniente. Poiché sono sempre più esperti quando si tratta di tecnologia rispetto al passato, verificano immagini, informazioni sui dintorni degli hotel, quindi devono poter accedere facilmente a tutti i dettagli utili. Secondo il Changing Traveller Report 2025 di SiteMinder, uno studio che ha intervistato più di 12.000 viaggiatori in 14 dei principali mercati turistici del mondo, la facilità e la sicurezza nell’elaborazione dei pagamenti sono la priorità principale per il 54% dei viaggiatori quando prenotano online. A seguire, i dettagli sulla posizione (53%), le recensioni degli ospiti (48%) e le foto e i video delle camere e della struttura (46%)».
Quali sono le stagioni preferite o più frequentate dell’anno in Italia?
«Il nostro ultimo report Hotel Booking Trends ha rivelato che i mesi di luglio e agosto non sono più sinonimo esclusivo di vacanza in Italia: la stagione turistica del Bel Paese tende ad estendersi oltre il tradizionale periodo estivo, grazie agli arrivi internazionali e a un crescente appeal durante tutto l’anno. Quasi un terzo (31,68%) delle prenotazioni negli hotel italiani nel 2024 si è concentrata nei mesi estivi da giugno ad agosto. Tuttavia, luglio e agosto, i mesi di punta dell’estate italiana, hanno registrato una lieve flessione (rispettivamente del -4% e del -1%). Al contrario, l’aumento su base annua registrato a maggio e ottobre, segna un significativo cambiamento. Maggio ha raggiunto il 9,39% delle prenotazioni totali, in crescita rispetto all’8,97% del 2023, mentre ottobre ha toccato il 9,15% contro l’8,99% dell’anno precedente. Febbraio e marzo si sono rivelati una sorpresa con un aumento delle prenotazioni rispettivamente dell’8% e del 4%. Anche settembre ha mostrato un buon andamento con una crescita del 2%. Questo suggerisce che luglio e agosto non sono più i mesi esclusivi delle vacanze in Italia, poiché la stagione turistica del paese si è estesa oltre il tradizionale periodo estivo, grazie al boom degli arrivi internazionali e al crescente fascino durante tutto l’anno».
Come si è evoluto il settore turistico nazionale negli ultimi dieci anni? Quali sono stati, se ci sono stati, i punti di svolta?
«Il Covid ha rappresentato un importante momento di svolta, creando una netta separazione tra il ‘prima’ e il ‘dopo’ nel settore. Nel periodo post-pandemico, abbiamo assistito all’ascesa del ‘revenge-tourism’, che ha spinto le persone a viaggiare di più e a pianificare i viaggi in modo diverso rispetto al passato. Secondo i dati dell’Hotel Booking Trends di SiteMinder, dal 2021, gli arrivi internazionali in Italia hanno registrato una forte crescita, passando dal 47% nel 2021 al 60% nel 2022, al 64% nel 2023 e al 65% nel 2024. Anche i viaggi all’estero sono aumentati: nel 2025 il 75% degli italiani ha in programma viaggi internazionali, rispetto al 66% del 2024. Inoltre, c’è un forte desiderio di viaggiare a livello nazionale. Il Changing Traveller Report di SiteMinder rivela che tra i viaggiatori italiani che scelgono di viaggiare nel proprio paese nei prossimi 12 mesi, il 21% sceglie la Sicilia, seguita da Toscana (18%), Puglia, Sardegna e Lombardia (queste ultime a pari merito con il 15%). Un altro cambiamento significativo riguarda l’adozione della tecnologia nel settore dell’ospitalità. La percezione dell’adozione tecnologica del settore è migliorata: il 33% degli italiani ritiene che gli hotel siano all’avanguardia o molto all’avanguardia, rispetto al 15% dell’anno precedente. Gli italiani, inoltre, sono meno riluttanti all’utilizzo dell’IA: il 74% è disponibile a sfruttare la tecnologia per esplorare, prenotare e vivere il proprio soggiorno in hotel nel 2025. Al contrario, lo scorso anno solo il 33% dei viaggiatori italiani ha dichiarato di voler utilizzare l’IA per ottenere raccomandazioni sugli alloggi».
In che modo SiteMinder supporta il settore nell’utilizzo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale?
«Crediamo che i dati consentano agli hotel locali di prendere decisioni strategiche più informate, permettendo loro di anticipare ogni opportunità per incrementare i ricavi. Grazie a funzionalità come Dynamic Revenue Plus, forniamo ai nostri clienti analisi avanzate dei dati e market intelligence consentendo a strutture di qualsiasi dimensione di monitorare opportunità, capitalizzare i flussi di viaggio in evoluzione, gli eventi e altre opportunità di guadagno. Questo permette a hotel e strutture ricettive locali di intervenire intervenire in tempo reale sulla disponibilità delle camere, sui prezzi e sulla strategia di distribuzione, in modo da potersi adattare rapidamente ai cambiamenti del mercato e ottenere una crescita significativa dei ricavi».
Cosa aspettarsi nel 2025 sia per l’industria del turismo sia per SiteMinder?
«Per rispondere alla domanda, mi permetto di fare nuovamente riferimento al Changing Traveller Report 2025 di SiteMinder, che mette in evidenza quattro punti. In primis, la crescita delle destinazioni internazionali continua, con il 72% degli intervistati a livello globale prevede di viaggiare all’estero nel 2025, in aumento rispetto al 65% del 2024; il 56% degli italiani pianifica viaggi sia nazionali sia internazionali, rispetto al 25% che sceglie solo destinazioni nazionali e al 19% che prevede esclusivamente viaggi all’estero. Per il 21% degli italiani, la Sicilia sarà la destinazione più popolare, seguita da Toscana, Puglia, Sardegna e Lombardia. Al di fuori dell’Italia, i Paesi più gettonati sono Spagna, Francia, Grecia, Austria e Germania. La prima destinazione extraeuropea sono invece gli Stati Uniti. L’87% dei viaggiatori globali è disposto a spendere per extra come la colazione (47%), le dimensioni della camera (30%) e la vista (28%). Anche gli italiani sono pronti a spendere per servizi aggiuntivi, a partire dalla colazione (42%), seguita da parcheggio (26%), trasferimenti aeroportuali (26%), vista (21%) e balcone (19%). Gli eventi diventano sempre più un volano per il turismo: il 65% dei viaggiatori globali è disposto a viaggiare per assistere a un evento, percentuale che sale all’83% per la Generazione Z. Il 61% degli italiani dichiara inoltre di essere disposto a viaggiare per concerti/festival, riunioni di famiglia o eventi sportivi. A livello globale, il 78% dei viaggiatori sarebbe disposto a utilizzare l’intelligenza artificiale durante il processo di prenotazione, ma solo il 12% accetterebbe l’idea che macchine o robot possano gestire tutte le funzioni principali di un hotel (check-in, servizio di concierge, cucina, bar, servizio in camera, trattamenti SPA, intrattenimento dal vivo, pulizia). Percentuale simile per gli italiani (74%) che utilizzerebbero l’IA principalmente per comunicare con la struttura prima dell’arrivo. Solo il 5% sarebbe invece favorevole all’utilizzo di macchine per gestire check-in, concierge, cucina, bar, servizio in camera, trattamenti SPA, ecc».