Autore: Redazione
02/11/2016

The Travel People lancia un video content lab

Il chief advertising officer Alessandra Di Lorenzo illustra la novità e l’evoluzione della società, che sta puntando forte sul segmento contenutistico

The Travel People lancia un video content lab

Trasformare lastminute.com group in media company, aggiungendo un nuovo canale di revenue a supporto del segmento transazionale. Si iscrive all’interno di questa strategia il lancio a luglio di The Travel People, il dipartimento media del Gruppo, a capo del quale c’è Alessandra Di Lorenzo in qualità di chief advertising officer, arrivata dopo un’esperienza in eBay Advertising e operativa da Londra. DailyNet ha intervistato Di Lorenzo per approfondire l’esperienza di The Travel People e scoprire qualcosa in più sul lancio del lab dedicato alla produzione video, una nuova proposta rivolta agli inserzionisti pubblicitari di tutto il mondo. «The Travel People non è una concessionaria ma un vero e proprio dipartimento media, che ha l’obiettivo di sviluppare contenuti editoriali e valorizzarli in ambito advertising», ha spiegato Di Lorenzo, sottolineando l’alto livello tecnologico dell’offerta aziendale. «Oggi dobbiamo affrontare tante sfide, come il mobile e il programmatic. È quindi opportuno dotarci dei più adeguati partner tecnologici», ha aggiunto. Il portafoglio di brand di lastminute.com group comprende Volagratis, lastminute.com, Rumbo, Bravofly e Jetcost, oltre alla recente acquisizione di Where are you know?.
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Alessandra Di Lorenzo Mobile & Programmatic   Il tema del mobile è nelle agende di tutti gli operatori del settore. «Le persone trascorrono sempre più tempo su mobile e penso che ogni azienda debba ripensare il proprio approccio al digitale. In questo senso - spiega Di Lorenzo - noi stiamo puntando molto su modalità di comunicazione native, che integrino nel miglior modo possibile il messaggio pubblicitario all’interno del contesto editoriale in cui viene distribuito». Questo perché nei piani del Gruppo, come già sottolineato a inizio articolo, c’è lo sviluppo di un segmento legato ai contenuti, da aggiungere a quello ecommerce/transazionale. In questo ambito un ruolo importante è rivestito dalla tecnologie. «Abbiamo stretto una partnership con la Data Management Platform (DMP) Krux mentre siamo collegati con diverse Supply Side Platform (SSP), tra cui Adex e Rubicon Project. La tecnologia ci permette anche di fare audience remarketing, sfruttando l’enorme mole di dati di prima parte a disposizione». Nei mercati più avanzati in campo programmatic, poi, l’azienda sta sperimentando il programmatic guaranteed, l’evoluzione delle PMP. Quanto all’audience del Gruppo, «è arrivata a circa 40 milioni di utenti unici su base globale, di cui il 50% accede da mobile e il 15% tramite tablet. In Italia sono 7,5 milioni le persone in Italia che visitano le nostre properties».   La nuova offerta video   La nuova proposta video, impregnata di sfumature native, verrà annunciata oggi dalla società. Un vero e proprio video content lab, che consentirà tanto alle agenzie di viaggi quanto a marchi di altri settori, di creare contenuti più ricchi e di integrare il posizionamento del prodotto nei loro annunci pubblicitari sul sito e su tutti i canali social dell'azienda. Oltre alla creazione di video su misura per i brand, il laboratorio produrrà una propria serie di contenuti video che saranno messi a disposizione per essere sponsorizzati o valorizzati dai partner interessati. «Si tratta di un passo importante nella strategia volta a sviluppare l’ambito contenutistico, andando a migliorare profondamente la qualità editoriale e le relazioni tra brand e consumatori». Il laboratorio funziona attivando una rete di partner freelance, cui viene commissionata la produzione di filmati. «Un esempio di quest’attività lo si può trovare su Volagratis con la serie #TravelTips, sviluppata internamente per promuovere il portale». Una possibile attività potrebbe essere la realizzazione di un video con consigli su come viaggiare, sponsorizzato da un brand di occhiali o di valigie. «Le prime risposte del mercato sono buone, i nostri obiettivi sono molto ambiziosi, anche perché questa forma di comunicazione è l’antidoto ideale a problemi come l’ad blocking o una valida alternativa alla display». Nel 2015 il comparto media è stato pari al 6/7% del fatturato lordo del gruppo, che dunque monetizza soprattutto ancora con le transazioni ecommerce. «Ma nei nostri piani c’è la volontà di raddoppiare la quota media», ha concluso.