TER: i dati sugli ascolti del terzo trimestre 2020 consolidano e migliorano leggermente i risultati del primo
Diffuse le rilevazioni RadioTER relative alle audience complessive del mezzo, anche gli andamenti del quarto d’ora sono migliorativi; a dicembre partirà la campagna iscrizioni alla ricerca 2021
Marco Rossignoli
La radio è viva e combatte insieme a noi. Lo dicono i dati RadioTER relativi al terzo trimestre del 2020, quelli complessivi resi pubblici da Tavolo Editori Radio, mentre i dati delle singole emittenti restano riservati. Gli ascoltatori del terzo trimestre di rilevazione, avviato lo scorso 16 giugno si attestano a quota 34.085.000 nel giorno medio, confermando e anzi registrando una minima crescita rispetto all’ascolto di 34.061.000 del primo trimestre di quest’anno. In qualche modo, le funeste previsioni sul crollo del mezzo radiofonico a causa del lockdown non si sono avverate. «Anche la crescita dell’ascolto nel quarto d’ora è un segnale positivo rispetto alla vitalità del mezzo, e della fedeltà del pubblico», sottolinea il presidente di TER Marco Rossignoli. Il confronto tra il dato AQH (quarto d’ora) del primo trimestre 2020, pari a 6.087.000, con il dato del terzo trimestre 2020 pari a 6.436.000 evidenzia un incremento percentuale del 5,7%. Negativo, invece, l’andamento rispetto al terzo trimestre 2019 che registrava un ascolto complessivo di 34.875.000 persone. Qualche segnale di ripresa lo ha dato anche il mercato pubblicitario, sottolinea Rossignoli, per cui si potrebbe anche attendere un dato migliorativo rispetto alle previsioni di mercato, ma un eventuale consolidamento dipende anche dall’andamento dell’epidemia e dalle disposizioni del Governo. Secondo alcune voci di mercato, la radio potrebbe chiudere con un calo del -30%; Groupm ha diffuso qualche giorno fa un forecast per cui il calo del mezzo potrebbe fermarsi a -25%. «L’accelerazione tecnologica, la necessità di utilizzare maggiormente l’auto come mezzo di trasporto rispetto ai mezzi pubblici e la molteplicità di device a disposizione, hanno permesso alla radio di stare a fianco del proprio pubblico con ancora maggiore capillarità di distribuzione e qualità del segnale, garantendo l’interazione continua con i propri ascoltatori» commenta ulteriormente Rossignoli.
Al via a dicembre le iscrizioni di RadioTER
Lo stesso vale per la prosecuzione della ricerca sugli ascolti, che con il DPCM del 22 marzo scorso è stata interrotta insieme con il lavoro dei call center che conducono le interviste per l’indagine principale CATI. «Questa interruzione ha inficiato il dato semestrale che non è stato pubblicato – commenta Rossignoli -. Nel frattempo, gli istituti di ricerca hanno provveduto a mettere in sicurezza l’attività dei call center, perciò noi contiamo di proseguire e concludere le 30mila interviste del quarto e ultimo quadrimestre, e pubblicare i dati del secondo semestre 2020 alla fine del prossimo gennaio, mentre i nastri di pianificazioni dovrebbero essere pronti a febbraio». Per il 2021 la ricerca si farà, le iscrizioni dovrebbero essere aperte con avviso pubblico all’inizio di dicembre. Le tempistiche dovrebbero essere definite nel prossimo consiglio di amministrazione di TER che si terrà nel mese di novembre. È confermato per il 2021 anche l’attuale impianto della ricerca, tra la principale - 120mila interviste all’anno condotte con metodo CATI da GfK e Ipsos – e quella parallela realizzata da Doxa con 20mila interviste sull’ascolto oltre i 7 giorni.