TER con GfK analizza la fruizione della radio in “fase 2”, in crescita del 20% rispetto al lockdown; l’autoradio torna centrale
Il presidente Marco Rossignoli ha anche annunciato la ripresa dell’indagine sugli ascolti dal 16 giugno; nella “nuova normalità” la frequenza di utilizzo del mezzo è vicina ai livelli pre Covid
Marco Rossignoli, Presidente Tavolo Editori Radio
Con la “fase 2” GfK ritorna sul tema della radio per capire in che modo evolvono le dinamiche dell’ascolto radiofonico con la ripresa della mobilità. Come c’era da aspettarsi, riprende quota l’autoradio come strumento di fruizione mentre durante il lockdown l’ascolto era ovviamente diminuito sul quel fronte. La prima indagine “L’ascolto della radio al tempo del Covid – Fase 1”, realizzata dall’istituto di ricerca per Tavolo Editori Radio e presentata a metà dello scorso aprile, ha infatti rivelato un calo del 17% nel periodo del confinamento; mentre con il ritorno alla normalità si assiste a una crescita fino al 20%, con frequenze di ascolto vicine ai livelli pre Covid.
Fondamentalmente, nella “nuova normalità” che si sta configurando l’autoradio torna centrale nel consumo del mezzo. Contemporaneamente, la multicanalità che si è instaurata in questo periodo si rafforza con l’aumento dell’ascolto. In buona sostanza, più si ascolta la radio, più device si utilizzano. Intanto il Presidente di TER Marco Rossignoli ha annunciato la ripresa della ricerca RadioTER a partire dal 16 giugno, mentre i dati pubblici relativi alla wave del primo trimestre 2020 segnalano un ascolto complessivo nel giorno medio pari a 34.061.000 di persone, con un calo del 2% sullo stesso periodo del 2019 nonostante – fa notare Rossignoli - l’impatto del coronavirus esercitato a partire dall’8 marzo. La rilevazione RadioTER del secondo trimestre 2020 è stata interrotta per via delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria.
Il sentiment in “fase 2”
La nuova ricerca parte da un presupposto: la preoccupazione per il Covid è ancora ben presente nel 44% degli italiani alla vigilia dell’apertura del 4 maggio, ma con un 20% di contrazione rispetto all’ultimo mese. La fonte del dato è l’Osservatorio GfK sui consumi, secondo cui nel Paese c’era voglia di normalità: molto forte il desiderio di vedere gli amici, di viaggiare, di fare shopping, uscire, andare in palestra o dal parrucchiere.
La stessa richiesta di normalità, o di una “nuova” normalità viene fatta all’advertising: dalle aziende ci si aspetta che continuino a comunicare ma in modo diverso. Per quanto riguarda la mobilità, dal 3 giugno si nota la ripresa degli spostamenti dei veicoli leggeri mentre quelli pesanti si mantengono sugli stessi livelli.
Se in “fase 1” i lavoratori fuori casa erano il 22,6%, nella “fase 2” sono il 46%, a cui si aggiungono coloro che escono per altre attività. L’utilizzo dell’auto in “fase 2” è quasi al 77% anche perché le persone non si fidano ancora a prendere i mezzi pubblici.
L’andamento del mezzo
La ricerca GfK rivela una crescita progressiva degli ascolti radiofonici a partire dal 4 maggio 2020 con un +7,4% nella prima settimana, un +11,6% nella seconda e un +20% nella terza. Anche la frequenza di ascolto, che peraltro non aveva subito forti cali in “fase 1”, è in ripresa e si sta avvicinando ai livelli precedenti l’emergenza. Infine crescono i tempi di fruizione: +21% nell’ascolto complessivo, +18% negli ultimi 7 giorni, +13% in auto.
«Alcune abitudini d’ascolto emerse durante il lockdown si stanno assestando» spiega Giorgio Licastro, media research director di GfK. I trend rivelano che le modalità di ascolto di oggi sono una sorta di “mix” tra pre-Covid ed emergenza: «Bisogna capire se stiamo tornando alle modalità di ascolto di un tempo, oppure se si sta imponendo una “nuova normalità” anche in questo ambito».
Giorgio Licastro, media research director GfK
Per esempio, “tengono” le curve di ascolto più omogenee rispetto ai picchi pre-Covid, e “tiene” l’ascolto presso i giovanissimi della Generazione Z che contribuiscono a mantenere alti i livelli dell’abitazione come luogo di ascolto nonostante la ripresa dell’auto, anche perché in casa la radio diventa una compagna per i momenti di relax. Contemporaneamente si assiste alla tenuta dei vari device diversi dall’autoradio e dagli apparecchi tradizionali che a breve riprenderanno il loro ruolo pre-Covid presso lavoratori e pubblico maschile la prima, e pubblico maturo e donne la seconda.
Le nuove scoperte, cellulari e tv, in futuro dovrebbero mantenere gli attuali livelli di utilizzo, così come gli smart speaker che potrebbero vedere una ripresa. Stabile il tablet, il pc vedrà un ritorno alla normalità. In questo quadro si inserisce il lancio di Radioplayer Italia, la app per l’ascolto via IP, che registra un buon livello di apprezzamento e di intenzione di utilizzo presso chi non l’ha ancora scaricata.