Autore: Redazione
09/04/2019

Teads racconta il suo Switch. Dario Caiazzo: «Siamo un partner strategico per i nostri clienti»

Durante l’evento milanese, della durata di tre giorni, organizzato presso la sua sede, il managing director racconta del riposizionamento silenzioso e delle novità che la società proporrà quest’anno, come il Teads Interest Graph e nuove soluzioni a performance per la parte bassa del funnel

Teads racconta il suo Switch. Dario Caiazzo: «Siamo un partner strategico per i nostri clienti»

Dario Caiazzo

La settimana del design comincia oggi, ma Teads ha giocato d’anticipo per raccontare ai giornalisti il suo Switch. Il nome dell’evento indica il cambiamento che la struttura ha vissuto negli ultimi anni, trasformandosi in un «partner strategico per i nostri clienti, che ha una valenza importante, anche a livello di budget». Dario Caiazzo, Managing Director in Italia, parla di un’evoluzione nell’approccio e nel posizionamento, che fanno della company «la prima reale alternativa agli OTT. Una qualifica confermata dagli accordi globali di grande importanza, di solito esclusiva delle grandi piattaforme», e di una formazione dell’offerta che si è arricchita, negli ultimi anni, di pezzi importanti. Tra questi, fondamentale il Teads Studio, la divisione creativa che propone formati, anche a performance. Come True Visits, capace di pulire le scorie di misurabilità dei formati in CPC e «che oggi raccoglie il 10% dei ricavi di Teads in Italia», continua Caiazzo.

Creatività e consulenza

L’affiancamento sul versante creativo era il pezzo mancante, che ha permesso alla società di diventare un punto di riferimento totalizzante, capace di coprire l’intero ecosistema. Lo storytelling è prerogativa esclusiva delle agenzie, ma gli strumenti che propone la company permettono l’ottimizzazione delle creatività sui diversi formati, anche in autonomia e in tempi molto brevi. Se un brand dovesse trovarsi nella situazione in cui ha a disposizione uno spot per la tv e dovesse declinarlo sul digitale, infatti, Teads ha da offrire una lunga serie di soluzioni. Dal pre-testing della campagna, basato sull’eye tracking e capace di individuare i picchi di emotività - così da ridurre il timing del video mantenendone l’efficacia - fino all’aggiunta di elementi di interattività, come chatbot, elementi in AR, skins o azioni particolari, per esempio ads che reagiscono al soffio dell’utente. «Inoltre stiamo lavorando su ads che si auto-assemblano in maniera dinamica, cambiano informazioni, call to action e addirittura frame del video a seconda dell’utente che ne fruisce», spiega Caiazzo.

Tecnologia, Metriche e segmenti

 L’utilizzo degli asset tecnologici è fondamentale nell’operato dell’azienda. A partire dai formati, fino alle metriche e alla costruzione dei segmenti. «L’ecosistema tecnologico che abbiamo creato ci permette di rimanere in una posizione di sicurezza rispetto alle insidie del mercato. Usiamo ad esempio l’artificial intelligence per garantire le metriche riferite ai media, e a questa uniamo le misurazioni dei nostri partner terzi, che garantiscono la bontà dei dati». Contemporaneamente, però, la società sta per lanciare Teads Interest Graph, un prodotto che riesce a «clusterizzare gli utenti in base ai loro interessi. Questi dati poi vengono uniti a quelli giù all’interno della nostra DMP per costruire target molto precisi».

La visione dell’azienda

Il mercato digitale è protagonista di un «riscaldamento globale» che cambia le condizioni della industry a grande velocità. Servono dunque «elasticità e adattamento. Le agenzie media non si occupano più solo dell’acquisto degli spazi, ma offrono consulenze, l’artificial intelligence ha perso la sua vaghezza e permette una grande specificità nel mercato pubblicitario, i buyer vogliono mettersi in contatto con un numero sempre minore di fonti, i publisher stanno provando ad uscire dalla dipendenza dagli OTT e le grandi piattaforme hanno subito alcuni contraccolpi». Meccanismi dovuti alla sempre più forte attenzione al ROI. Sono queste le osservazioni da cui è partito il riposizionamento dell’azienda, che ha aggiunto alle sue consolidate competenze lato media e measurement, anche dei forti asset creativi e consulenziali.

Obiettivi per il 2019

 Teads, negli ultimi tempi, ha allargato il suo network, portando la reach mondiale a 1,4 miliardi di utenti unici al mese, che in Italia diventano 36 milioni. «Rappresentano poco più del 91% della digital population in Italia, più dei 34,9 milioni di YouTube e dei 33,9 milioni di Facebook, con un tempo medio per view di 11,6 secondi», precisa Caiazzo. I ricavi a livello globale hanno raggiunto 430 milioni di dollari nel 2018, con una crescita del 35%, ma «l’Italia tiene un ritmo più alto», svela Caiazzo. «L’obiettivo di quest’anno è consolidare la nostra proposta strategica e aggiunge alla nostra offerta nuove soluzioni dedicate alle performance che interessino al parte bassa del funnel», conclude.