Autore: Redazione
21/05/2021

Studenti.it: l’80% dei maturandi 2021 non si sente preparato

Sul futuro dei ragazzi regna l'incertezza: il 35% degli intervistati non sa ancora quale strada prenderà in autunno, mentre il 28% ha cambiato i propri piani post diploma

Studenti.it: l’80% dei maturandi 2021 non si sente preparato

A meno di un mese dalla maturità 2021, Studenti.it - il sito numero uno in Italia nella categoria “education” con più di 5,7 milioni di utenti unici al mese (fonte: Comscore, marzo 2021) - ha chiesto ai maturandi come si sentono ad affrontare l'esame di Stato dopo tanti mesi in didattica a distanza, cosa faranno in estate, che programmi hanno per l'autunno. Hanno risposto in 40.000. Dopo la DAD, l'80% dei maturandi non si sente preparato o teme di avere grandi lacune. Dopo quasi 2 anni scolastici in DAD, tra chiusure e riaperture, il 58,5% degli studenti non si sente pronto per affrontare le prove di esame, mentre il 21,5% si ritiene abbastanza preparato, ma teme le lacune causate dalla didattica a distanza. Solo il 20% è senza incertezze. Secondo l'indagine condotta da Studenti, dopo l'esame il 51% delle ragazze e dei ragazzi si iscriverà all'università. Ancora incerto sulle scelte da fare, il 35%. Il 14%, invece, cercherà subito un lavoro. Per il 28% dei maturandi intervistati da Studenti.it, l'emergenza Covid ha cambiato i piani per il futuro. Il 17% ha deciso che dopo il diploma non proseguirà gli studi, il 6% ha rinunciato al sogno di studiare all'estero, il 5% non sceglierà un'università fuori sede. Per il restante 72%, invece, la pandemia non ha stravolto i piani. Ma perché i programmi cambiano? Per il 93% degli studenti la causa è: "non so cosa accadrà da qui all'autunno", mentre per il restante 7% è cambiata la situazione economica della famiglia. E l'estate? Il 33% non ha ancora definito come trascorrerà le vacanze, mentre il 21% non le farà perché non può permettersele. Il 13% le trascorrerà con la famiglia; il restante 33% cercherà di fare un viaggio con gli amici. Nonostante i limiti della DAD, il 65% degli intervistati non si preclude la possibilità di sperimentare nuove forme di didattica a distanza. Il 20% ha dichiarato di essere favorevole alla frequentazione di corsi online anche in futuro perché la trova efficace, mentre il 45% è possibilista. Il restante 35%, invece, pensa che la didattica a distanza funzioni meno di quella in presenza.