Specchio delle mie brame chi è il più responsabile del reame? YouTube
Un recente rapporto di IPG Mediabrands ha analizzato il comportamento dei vari social media, sulla base di 10 criteri. Dietro la piattaforma video, ci sono Twitter e LinkedIn

YouTube è il social media più responsabile. A decretarlo è stato IPG Mediabrands che ha lanciato una relazione trimestrale dedicata al senso di responsabilità dimostrato dai media. Come ha fatto la piattaforma video più celebre del globo a meritarsi un simile riconoscimento? Per fare un esempio, tre anni fa, l’azienda rispose in maniera adeguata alle preoccupazioni sulla sicurezza dichiarate da non pochi inserzionisti che si videro costretti a ritirare le loro campagne dopo aver scoperto che venivano pubblicate insieme a contenuti estremisti. YouTube ha preceduto, nell’ordine, Twitter, LinkedIn, Snap e Facebook. Pinterest, Twitch, Reddit e TikTok sono stati classificati come "sotto la media".
Dieci punti
Il rapporto ha analizzato le piattaforme rispetto 10 punti precisi: promuovere il rispetto; proteggere le persone; le diversità; le modalità di raccolta e utilizzo dei dati; il benessere dei bambini; i blocchi all'incitamento all'odio; il contrasto alla disinformazione; trasparenza pubblicitaria; responsabilità. Ogni piattaforma social ha completato un sondaggio composto da 250 domande. La relazione ha prima di tutto rilevato come la maggior parte delle piattaforme non riesca a sostenere le proprie politiche in maniera coerente.
Il rischio per gli inserzionisti
Capitolo disinformazione, lo studio ha fatto presente che "Mentre alcune piattaforme lavorano con molte organizzazioni per combattere la disinformazione, altre non se ne occupano affatto. E anche casi minori possono portare a un posizionamento degli annunci non sicuro per gli inserzionisti". Elijah Harris, responsabile globale dei social presso l'agenzia Reprise di IPG Mediabrands, che ha condotto la ricerca, ha aggiunto: "Ciò che il rapporto mostra è che c'è del lavoro da fare su tutte le piattaforme dal punto di vista della responsabilità e che le diverse piattaforme devono guadagnare sul serio il loro posto nel piano di marketing di un marchio”.