Autore: Redazione
09/01/2018

I buoni propositi di Zuckerberg per il 2018: risolvere i problemi di Facebook

Il ceo del social ha comunicato la sua personale sfida per l’anno nuovo in un post sulla sua pagina. Intanto, in vista molte interessanti novità per la piattaforma

I buoni propositi di Zuckerberg per il 2018: risolvere i problemi di Facebook

di Anna Maria Ciardullo
L'elenco di problemi che Facebook deve risolvere è piuttosto ampio, dalle fake news alle interferenze straniere sulla piattaforma, si prospetta un anno di duro lavoro a Menlo Park.
La sfida
"La mia sfida personale per il 2018 è quella di concentrarmi sulla risoluzione di questi importanti problemi", ha scritto Zuckerberg in un post sulla sua pagina Facebook giovedì scorso. "Cercheremo di prevenire tutti gli abusi, perché al momento facciamo troppi errori per far rispettare le nostre politicy e prevenire l'uso improprio dei nostri strumenti. Se quest'anno avremo successo, finiremo il 2018 su una traiettoria nettamente migliore".
Problemi rilevanti
Facebook è stato molto sotto esame nel 2017 per una serie di questioni, prima fra tutte la proliferazione di fake news e nondimeno lo scandalo che ha visto i russi comprare annunci con l'intento di influenzare le elezioni del 2016 negli Stati Uniti. Le sue capacità di ad-targeting hanno permesso alle imprese, inoltre, di trovare potenziali clienti che utilizzavano termini discriminatori e sprezzanti dal punto di vista razziale e pare che i suoi utenti rischino persino di compromettere la propria salute mentale.
Decentramento
Zuckerberg - che ogni anno dal 2009 ha raccolto una sfida personale - ha detto nel suo post che uno dei problemi più difficili che l'industria tecnologica deve affrontare è quello che riguarda il concetto di "centralizzazione contro decentramento". “La tecnologia doveva dare alle persone più controllo sulla loro vita” scrive. “Ma, una manciata di aziende tecnologiche sono diventate gli attori dominanti e i governi hanno usato la tecnologia per monitorare i cittadini, portando sempre più persone a credere che la tecnologia stia diventando un potere di controllo, centralizzato”.
Le soluzioni
"Per questo ho deciso di guardare a ciò che va in controtendenza - come la crittografia e la criptocurrency - che prendono il potere dai sistemi centralizzati e lo rimettono nelle mani delle persone", continua Zuckerberg. "Corrono il rischio di essere più difficili da controllare ma sono interessato ad approfondire e studiare gli aspetti positivi e negativi di queste tecnologie e come utilizzarle al meglio nei nostri servizi".
Brand safety
Come, esattamente, il signor Zuckerberg preveda di valutare se abbia o meno raggiunto il suo obiettivo alla fine del 2018 non è chiaro, ma il fatto stesso di riconoscere che ci siano problemi da risolvere sarà probabilmente già accolto con favore dai marketer. La brand safety non è solo una questione di contiguità. Sempre più spesso, si tratta anche di marketer che prendono decisioni morali per assicurarsi che i loro bilanci vengano spesi su piattaforme che mirano ad essere un beneficio per la società e non una minaccia.
Intanto…
Intanto, Facebook si apre alla musica. Il 22 dicembre ha siglato un accordo globale con Universal secondo il quale gli utenti potranno caricare video dal catalogo della major e condividerli con i propri contatti e gruppi. Per Facebook si tratta di un notevole miglioramento del servizio e il primo consistente passo nella sfida sul fronte musicale con Aphabet e in particolare con YouTube. Inoltre, Zuckerberg sta testando le Instagram Stories anche su WhatsApp nell'ultimo tentativo di combattere il social media rivale Snapchat. Come riportato da Techcrunch, Facebook ha ora introdotto un’opzione per gli aggiornamenti di cross posting su entrambe le piattaforme. Come i video su Snapchat, gli aggiornamenti di stato WhatsApp scompariranno dopo 24 ore sulle piattaforme.