Snapchat: nei primi due mesi del Q2 download in discesa

Per la prima volta dal suo debutto sul mercato, Snapchat sta registrando un rallentamento della crescita dell’utenza per via soprattutto della pressione di Instagram, che ne ha preso a prestito diverse funzionalità. Secondo una recente ricerca condotta Sense Tower, società che monitora l’andamento delle app, nei primi due mesi del secondo trimestre di quest’anno il numero di download è addirittura calato del 22% rispetto all’omolgo periodo del 2016. La user retention è stata uno dei temi chiave nel processo di quotazione finalizzatosi lo scorso marzo, ricorda un articolo di The Drum. E la promessa fatta da Snapchat durante l’IPO è stata la parola ‘crescita’, reputata ben più importante dei profitti. La rivalità con Instagram Nel corso del primo trimestre la popolare app ha segnato 166 milioni di utenti giornalieri, in aumento del 36% anno su anno. Ma la cifra non è stata gradita dagli analisti, i quali si aspettavano un risultato migliore. A complicare la situazione c’è il rapporto scritto mercoledì scorso dall’analista di Nomura Instinet Anthony DiClemente: la sua tesi è che la strategia di Instagram di “replicare gli aspetti chiave” delle funzionalità di Snapchat sta dando i suoi frutti, limitando così la capacità di attrarre nuove audience della rivale. E, al contrario, i download di Instagram stanno seguendo una traiettoria positiva, suggerendo come la competizione tra le due realtà si stia facendo sempre più serrata. Snapchat vs. Snapchat Per DiClemente il calo dei download di Snapchat è attribuibile in parte alla stagionalità di iOS, e ancora al lancio proprio poco più di un anno fa delle Lenses, opportunità creativa che ha presto ingolosito utenti e inserzionisti e che ha una ricaduta negativa sulle performance del pari trimestre. Tuttavia l’analista si è detto sorpreso dall’entità dell’impatto su Snapchat della stagionalità degli investimenti pubblicitari. In ogni caso Snap sta continuando a presentare nuovi prodotti, come gli ultimi aggiornamenti alla sua camera, con l’obiettivo di stare un passo avanti rispetto a chi però ora non si può chiamare più “inseguitore”.