Autore: Redazione
05/05/2016

Snapchat, i brand intravedono opportunità di business

Questo è quanto emerso dall’intervista a Simona Melani, editor di We Are Social. A confermarlo uno studio ripreso dallo blog sul fenomeno Snapchat in Italia: sono 673mila gli utenti attivi nel Q4 2015

Snapchat, i brand intravedono opportunità di business

Snapchat, il social network basato su messaggi e video che si autodistruggono, sta facendo registrare un successo enorme con tassi di crescita esponenziali: da settembre 2011 a luglio 2014 gli utenti sono passati da 0 a 100 milioni. E oggi questi numeri, dati alla mano, sono ancora migliori: 10 miliardi di views giornaliere per i propri contenuti, che raggiungono oltre 8 milioni di persone. E in Italia? A fare il punto della situazione sul nostro Paese è We Are Social, e DailyNet ha sentito Simona Melani, editor di We Are Social, per parlare di questo fenomeno. «Il successo di Snapchat anche nel nostro Paese è dovuto principalmente al fatto che permette agli utenti di ritrovare quella dimensione ludica di spontaneità e intimità che nel tempo si è andata a perdere in altre piattaforme. Oggi si fa sentire forte il bisogno di condividere quotidianamente le proprie storie, tanto che non sono esclusivamente i Millenials a farne uso, bensì anche la fascia 25-34 sta iniziando ad apprezzarne lo storytelling fluido e divertente. A tutto ciò vanno aggiunte un’estrema facilità d’utilizzo, meccanismi intuitivi e un linguaggio colloquiale che garantiscono, una volta di più, un elevato tasso d’engagement». Alla domanda se mai Snapchat potrà raggiungere i numeri di Facebook, Melani ha spiegato che «pur mancandogli ancora quell’aspetto di networking che ha reso Facebook così popolare, Snapchat ha tutte le potenzialità per crescere ancora molto avvicinandosi a quei risultati». Target: teen ma non solo… Mentre Facebook e Twitter sono diventati uno strumento di comunicazione trasversale - il primo con il passare del tempo, il secondo invece lo è di natura - Snapchat è una piattaforma dal carattere più rilassato e leggero grazie al fatto che i post svaniscono a stretto giro. A questo proposito sono in molti ad associare Snapchat esclusivamente al target degli adolescenti, ma non sarebbe corretto limitare l’ascesa all’uso che ne fanno solamente i teenager. Secondo gli ultimi dati relativi al Q4 2015, sono 673.000 le persone che utilizzano Snapchat in Italia, l’equivalente del 2,3% della popolazione online. Dal punto di vista anagrafico, il cluster più rappresentativo è 16-24 (61%) anche se in ottica content marketing non è da sottovalutare il 22% costituito dal gruppo 25-34. Cos’è Snapchat per i brand? Snapchat rappresenta un punto di contatto tra le marche e le persone, tanto che l’apertura di un presidio sulla piattaforma permette ai brand di avere a disposizione un ulteriore canale al servizio della propria comunicazione. Un dialogo semplice e diretto, con un obiettivo chiaro: costruire un legame forte e genuino tra brand e persone. Le persone che seguono i brand, a oggi, sono il 19% del totale: un piccolo campanello d’allarme, che sottolinea come la tipologia di contenuti pubblicati sia importante in ottica di fruizione per il pubblico di riferimento. I post percepiti come commerciali, infatti, vengono penalizzati dagli utenti. «In questo Snapchat - ha aggiunto l’editor - si è dimostrato molto attento alle esigenze dell’utente in quanto lascia sempre la scelta finale al click dell’utente». «Quando un’azienda vuole realizzare strategie comunicative o di marketing da veicolare sul social dovrebbe muoversi su due binari: intrattenimento e proposizione dei contenuti dietro le quinte, prerogativa un tempo di Instagram. Marchi di moda come Asos e Burberry ne hanno già testato l’efficacia in questo senso, trasmettendo le anteprime delle sfilate. La moda, infatti, è una delle categorie in cui la piattaforma sta avendo un maggior successo, seguito da food, beverage, e sport», continua Melani. «E’ difficile che, al momento, le aziende riconoscano in Snapchat reali opportunità di business, soprattutto quelle italiane perché prevale una certa lentezza tipica dell’Italia, pur essendoci brand attivi, anche in modo saltuario. Dunque - conclude Melani - Snapchat sta iniziando solo ora a essere visto come un potenziale bacino per fare business e creare engagement, vero valore aggiunto portato dalla piattaforma alle aziende».