Autore: Redazione
01/02/2016

Sky Italia: da ottobre a dicembre 2015 si riprendono gli abbonamenti, ora a quota 4,7 milioni; raccolta a +16%

Usciti i risultati del primo semestre dell’esercizio 2016: i ricavi in calo del 3%, l’advertising in recupero nel secondo trimestre grazie alle performance delle televisioni digitali in chiaro

Sky Italia: da ottobre a dicembre 2015 si riprendono gli abbonamenti, ora a quota 4,7 milioni; raccolta a +16%

L’aggressiva politica di sconti attuata da Sky Italia all’inizio della stagione calcistica ha permesso alla piattaforma di Rupert Murdoch di attutire il calo di abbonamenti registrato a causa della perdita della Champions League, passata a Mediaset Premium. Se nel primo trimestre dell’esercizio fiscale in corso, da luglio a settembre, la pay satellitare ha perso 37mila abbonati, nel secondo (ottobre-dicembre) ne ha recuperati 12mila, guadagnando la quota di 4,7 milioni di abbonati e riducendo il saldo negativo a 25mila (vedere DailyMedia del 22 ottobre 2015, ndr). Nello stesso periodo la raccolta pubblicitaria ha fatto il botto: +16%, grazie soprattutto alle performance dei canali in chiaro sul digitale terrestre, MTV 8 e Cielo, e al successo di programmi come “X Factor” e del Moto GP. Nel semestre giugno-dicembre 2015 la raccolta è a quota 80 milioni di sterline (111 milioni di euro), con una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo 2014. Non altrettanto bene, invece, è andata sul fronte del fatturato complessivo del primo semestre fiscale, nonostante una ripresa anche della vendita di prodotti a pagamento, 23mila nel trimestre a fronte di un calo di 58mila da luglio a settembre 2015. Sempre da luglio a settembre i ricavi si attestano a quota 953 milioni di sterline (686,6 milioni di euro), con una riduzione del 3% rispetto al primo semestre fiscale 2014, dovuta al rimbalzo tecnico negativo dovuto alla mancanza di un evento sportivo di peso come i Mondiali di calcio che si sono tenuti nel 2014 e anche al calo degli abbonamenti, a cui corrisponde un regresso dei ricavi relativi del 4%. In calo di 6 milioni di sterline (8,34 milioni di euro) anche l’utile operativo (25 milioni di sterline, 35 milioni di euro circa). Rimane pressoché invariato il churn, vale a dire il tasso di abbandono, del 9,9% contro il 10% del primo semestre 2014-2015. L’ARPU si attesta a 42 euro. Tra le prossime novità che riguardano l’Italia, figura il lancio del full Sky Box Set service in marzo e, più avanti nell’anno, dello Sky AdSmart. Intanto, secondo indiscrezioni stampa, Sky risulta in pole position nelle trattative con la Uefa per l’assegnazione degli Europei di calcio, a cui partecipa anche la Rai. Le 51 partite saranno molto probabilmente appannaggio di Sky in modalità esclusivamente pay (cioè nessun passaggio in chiaro sui canali del gruppo presenti sul digitale terrestre) mentre Rai potrebbe ottenere la trasmissione free di 23 partite. A livello di gruppo, Sky Europe (Uk, Germania e Italia) ha registrato nei primi sei mesi dell’esercizio fiscale un incremento dei ricavi pari al 5%, raggiungendo un fatturato complessivo di 5.718 milioni di sterline (7.948 milioni di euro), con un incremento dell’ebitda del 33%. Il risultato operativo si attesta a quota 747 milioni di euro, in crescita del 12%. La raccolta pubblicitaria di gruppo raggiunge i 359 milioni di sterline (499 milioni di euro), in crescita del 31% rispetto al semestre luglio-dicembre 2014. Nel trimestre ottobre-dicembre 2015 la performance di gruppo è positiva per l’8%, anche grazie al +16% italiano. Nel semestre i ricavi da abbonamento crescono del 33%, nel trimestre del 4%. Con l’approvazione dei risultati del primo semestre, James Murdoch è stato nominato presidente di Sky a quattro anni dalle sue dimissioni a causa dello scandalo sulle intercettazioni telefoniche che colpì la allora holding News Corp.. Prende il posto di Nicholas Ferguson, che lascia dopo dodici anni. Murdoch è stato direttore generale di Sky dal 2003 al 2007 e presidente del gruppo televisivo dal 2007 al 2012. James Murdoch è attualmente direttore generale di 21st Century Fox, che controlla il 39% di Sky. Jeremy Darroch, direttore generale di Sky, ha accolto favorevolmente il ritorno di James Murdoch, evidenziando “la profonda conoscenza che James possiede dei media internazionali e l’appassionato impegno a sostenere il successo di Sky”. Contestualmente, Martin Gilbert assume la carica di deputy chairman.