SEIF: raccolta 2018 in crescita del 20%, ieri il debutto sul mercato AIM di Borsa Italiana
L’azienda guidata da Cinzia Monteverdi registra una performance aggregata tra azioni e warrant del +7,3%; nel bimestre gennaio-febbraio 2019 i ricavi adv digitali volano a +40%, la carta fa il +10%
Cinzia Monteverdi, a.d. SEIF
Ingresso in Borsa “col botto” per la SEIF, la società editoriale del Fatto Quotidiano, che ha debuttato ieri sul mercato AIM con un prezzo di partenza di 0,81 euro, in rialzo del 13,86% (fonte: agenzie) sulla base di quotazione fissata a 0,72 euro per azione. A fine giornata, il volume scambiato è stato di 1.358.000 azioni per un valore di 1,03 milioni di euro, con una performance aggregata tra azioni e warrant del +7,3%, ma il titolo ha chiuso con un calo dello 0,69%.
Per l’amministratore delegato Cinzia Monteverdi «la quotazione rappresenta un elemento di forza incredibile per una società indipendente come la nostra: per noi significa essere ancora più responsabili e trasparenti nei confronti dei nostri clienti, della nostra community e dei nostri azionisti. Da oggi proseguiremo con ancor più determinazione nel percorso di crescita che abbiamo intrapreso perché una casa editrice oggi per crescere è obbligata a trasformarsi e a diversificare come sta facendo SEIF».
L’ammissione in Borsa tre giorni fa aveva registrato la prudenza degli investitori: del preventivato 25,7% del capitale sociale, pari a oltre 6,4 milioni di azioni, era stato collocato il 16,2% per una raccolta di 2,9 milioni di euro con capitalizzazione a 18 milioni, tra l’altro al prezzo più basso della forchetta che andava da 0,72 euro a un massimo di 0,88 euro. Una cifra comunque sufficiente, ha detto Monteverdi, per sostenere gli investimenti previsti nel 2019 e per proseguire nella quotazione.
Resta in pancia all’azienda un ulteriore 10% circa di azioni proprie da collocare successivamente se ci saranno le condizioni. Alla cerimonia di apertura delle contrattazioni, ieri a piazza Affari, l’amministratore delegato della SEIF ha detto che questo potrebbe avvenire entro l’anno in corso. «In questa fase abbiamo raccolto l’adesione di investitori istituzionali italiani - spiega Monteverdi -. Speriamo di coinvolgere in futuro anche realtà internazionali, stiamo pensando al mercato di Parigi».
La raccolta pubblicitaria
Tra carta e digitale, il 2018 di SEIF si è chiuso con una crescita del 20%. Nel primo bimestre di quest’anno il digitale “vola” con un incremento del 40% rispetto all’anno scorso, ma anche la carta fa bene, in controtendenza con il mercato, portando a casa un 10% in più del primo bimestre del 2018, che su questo fronte si è chiuso a +7%. E’ in questo ambito che potrebbero concretizzarsi i progetti di portare la raccolta pubblicitaria all’interno dell’azienda, anche se l’a.d. Monteverdi sottolinea il buon operato svolto dalla concessionaria Sport Network con un quotidiano «che ha una foliazione limitata e deve lavorare molto sul target».
L’a.d. è invece contraria alla totale internalizzazione delle attività di raccolta sull’online, che SEIF gestisce in collaborazione con Moving Up che si occupa della raccolta per il sito ilfattoquotidiano.it effettuata attraverso le piattaforme automatiche: «Ci serve una società esterna per gestire l’integrazione».
I piani di sviluppo di SEIF
Come già annunciato, l’obiettivo della quotazione è reperire capitali da investire nei piani di sviluppo della SEIF in un’ottica di diversificazione. «Il primo punto è sostenere la rivoluzione digitale che ci porti a essere una data company. Fino a oggi abbiamo spinto la versione digitale della testata giornalistica, ma abbiamo anche la tv, i libri e il mensile». La raccolta e la profilazione dati costituiscono uno dei primari obiettivi di SEIF, il secondo è lo sviluppo dell’attività di produzione di contenuti televisivi non solo per la piattaforma web tv Loft, ma anche per broadcaster terzi: «Attualmente abbiamo una importante partnership con Discovery Italia per il canale Nove, ma guardiamo a tutti gli operatori del mercato, da Rai a Sky a La7, ma anche a Netflix e Tim Vision. Siamo in grado di coprire tutta la filiera di produzione a condizioni competitive, stiamo lavorando a una serie di novità».
La applicazione mobile di Loft ha ancora ampio margine di crescita, con quasi 4.400 abbonati di cui oltre il 70% non è abbonato ad altri prodotti SEIF. Per quanto riguarda i prodotti cartacei (Il Fatto Quotidiano, Millennium, i libri) sono in vista cospicue implementazioni. Per la testata diretta da Marco Travaglio si preparano il lancio di quattro pagine locali su Roma e Milano con l’obiettivo di aggiungere 1.500 copie alle diffusioni, che a gennaio 2019 raggiungevano le 43.506 copie tra carta e digitale, di cui 28.118 vendute in edicola.
Inoltre, sono previsti il rilancio dell’edizione del lunedì con una foliazione di 8 pagine dedicata all’economia, il rafforzamento di inchieste e inserti verticali, lo sviluppo del data journalism e infine il rilancio degli abbonamenti digitali. Per la Paper First c’è l’obiettivo di pubblicare 20 titoli l’anno con il coinvolgimento di autori esterni, mentre per il mensile si profila lo sviluppo della versione digitale al fianco di quella cartacea.