Autore: Redazione
01/04/2021

SEIF: 2020 si chiude con il ritorno all’utile, ricavi editoriali in crescita del 20%, l’adv “tiene” a -2%

La società registra anche una importante incremento dell’ebitda; Cinzia Monteverdi, presidente e a.d.: “Premiante la scelta di diventare media company e di investire nell’innovazione e nel digitale”

SEIF: 2020 si chiude con il ritorno all’utile, ricavi editoriali in crescita del 20%, l’adv “tiene” a -2%

Cinzia Monteverdi, amministratore delegato SEIF

La Società Editoriale Il Fatto (SEIF) chiude il 2020 con il ritorno all’utile netto, e una forte crescita dell’ebitda pari al 325,1%, grazie all’incremento dei ricavi in ogni area di businesss e alla tenuta della raccolta pubblicitaria in linea con l’anno precedente. Il valore della produzione di attesta a oltre 38 milioni di euro, registrando una crescita del 18,8% rispetto ai quasi 32 milioni del 2019. L’ebitda passa da 1,239 milioni a 5,266 milioni, mentre la posizione finanziaria netta sale del 20,6% a 1,373 milioni. Il patrimonio netto sale del 6,6% a 4,420 milioni. L’utile torna in terreno positivo, a quota 301mila euro contro il “rosso” da circa 1,5 milioni del 2019.

La presidente e amministratrice delegata di SEIF Cinzia Monteverdi spiega: “Nel 2020, anno particolare e impegnativo, SEIF ha ottenuto risultati molto positivi, con il raggiungimento di traguardi importanti che confermano che stiamo procedendo sulla strada giusta. Il bilancio 2020 mostra infatti il ritorno all’utile del risultato di esercizio, e una forte crescita dell’ebitda. La scelta di intraprendere un percorso come media company, e di investire nell’innovazione tecnologica e nel digitale si è rivelata premiante, generando una crescita dei ricavi trasversale a tutte le divisioni di business: il quotidiano cartaceo e gli abbonamenti digitali, i libri, la produzione televisiva. I ricavi pubblicitari, fortemente impattati dalla pandemia nel primo semestre, sono stati recuperati quasi interamente nella seconda parte dell’anno, chiudendo sostanzialmente in linea con l’esercizio 2019. Nel contesto economico e sociale duramente provato dal COVID-19 siamo riusciti a portare avanti i nostri piani di sviluppo come da piano industriale presentato in IPO, senza interventi riduttivi sul personale, e adattandoci a nuovi modelli di lavoro impostati sull’impiego dello smart working. I risultati ottenuti dimostrano che le nostre previsioni si sono rivelate corrette, che gli investimenti effettuati possono generare crescita ed essere recuperati negli esercizi successivi; lavoriamo per proseguire in questa direzione”.

Le aree di attività nel dettaglio

Il settore editoria ha registrato una crescita dei ricavi pari al 20% circa, raggiungendo quota 23,8 milioni di euro. Nello specifico, i ricavi editoriali sono formati dalle vendite in edicola del quotidiano (17,370 milioni) aumentate del 15% rispetto all’esercizio precedente. Concorrono anche le vendite del mensile FQMillennium (585mila euro, +17%), le vendite dei libri Paper First (1,432 milioni; +40%); gli abbonamenti dei prodotti editoriali e contenuti digitali (4,421 milioni, +39%). I ricavi dell’area media content crescono del 29% a poco più di 3 milioni di euro, e sono composti da: vendita diritti tv per 2,940 milioni (+47%); spettacoli teatrali ed eventi per 64mila euro in calo dell’80% per via delle restrizioni anti Covid.

La raccolta pubblicitaria complessiva registra una sostanziale tenuta, attestandosi a oltre 4,4 milioni di euro con un calo del 2% pari a 93mila euro rispetto all’anno precedente, e con un recupero quasi completo della perdita del primo semestre, e che testimonia, sottolinea l’editore, “positivamente la capacità attrattiva dei nostri canali e la struttura gestionale che ha raggiunto un traguardo per niente scontato” alla luce del “rilevante impatto negativo sul mercato pubblicitario interno, che ha visto riduzioni a doppia cifra sulla raccolta di tutti i media”. I ricavi si compongono della raccolta sul quotidiano per 903mila euro, della raccolta sul sito per 3,492 milioni di euro e della raccolta sul magazine per 37mila euro. Complessivamente, i ricavi delle vendite e delle prestazioni sono cresciuti del 17%.

2021 partito in continuità

Nonostante la crisi globale innescata dalla pandemia da Covid-19, con questi risultati la SEIF registra il sostanziale successo della propria strategia, avviata nel 2019, di continuare negli investimenti come da piano industriale presentato in IPO al fine di non sospendere o interrompere quel processo di sviluppo aziendale. “Il risultato registrato a consuntivo nell’esercizio 2020 – si legge in una nota - dimostra che le previsioni elaborate dal management si sono rivelate corrette, evidenziando inoltre che gli investimenti effettuati generano crescita e quindi possono essere recuperati negli esercizi successivi”. Il 2021 si è aperto nella continuità produttiva e gestionale, sempre con l’adozione di tutte le misure necessarie alla salvaguardia della sicurezza dei lavoratori anche in osservanza del protocollo sottoscritto tra il Governo e le parti sociali. La società ha continuato a gestire il programma di organizzazione del lavoro con l’utilizzo dello smart working applicato a tutte le mansioni.