Autore: Redazione
03/08/2018

Rubicon Project supera le attese e guadagna fino al 15% a Wall Street

La società ha chiuso il secondo trimestre con ricavi in calo del 33%, per effetto della decisione di non richiedere più fee lato domanda

Rubicon Project supera le attese e guadagna fino al 15% a Wall Street

Mercoledì sera Rubicon Project ha pubblicato i risultati trimestrali al 30 giugno, superando le attese sul fronte dei ricavi e degli utili arrivando a guadagnare fino al 15% nelle contrattazioni after-hour. In questo contesto, tuttavia, i ricavi stanno calando come effetto della decisione dell’azienda di non richiedere più fee lato domanda.

I numeri più importanti

La spesa pubblicitaria sulla piattaforma, nel corso del secondo trimestre, è stata pari a 238 milioni di dollari, grazie a una crescita del 16%. Ma il fatturato ha segnato una contrazione del 33% attestandosi a 28,6 milioni. Il dato è però in crescita del 15% sul confronto con il quarter precedente. Il take rate, una metrica calcolata dividendo i ricavi per la spesa pubblicitaria, è stato pari al 12,1% e andrà stabilizzandosi attorno a questo livello nei mesi a venire. Il rosso è stato di 18 milioni di dollari. Da segnalare che nel secondo trimestre Rubicon Project ha attivato 1.000 connessioni tramite header bidding, che hanno generato il 77% dei ricavi, e che le componenti video e audio sono sempre più importanti nel business dell’azienda. Il mobile è incrementato del 40% e vale circa il 50% dei ricavi.

Altre linee di business

A livello di prodotto, Rubicon Project ha detto che EMR (Estimated Market Rate) è stato un successo. La soluzione supporta gli inserzionisti nelle attività di bidding in un panorama caratterizzato dal passaggio da un modello d’asta second-price a first price. Anche nToggle, società acquisita un anno fa, sta dando i suoi frutti, scrive Adexchanger. In particolare, la sua tecnologia, ha portato a un’ottimizzazione dei costi per gli advertiser. In logica futura, il Ceo Michael Barrett ha affermato che la compagnia beneficerà del consolidamento dell’industry, che vede gli spender rivolgersi a un numero più ristretto di exchange. Infine Barrett ha dedicato parole positive all’acquisizione di AppNexus da parte di AT&T, perché “dimostra il ruolo di vlore rivestito dagli exchange in questo ecosistema”.