Ricerca BNP Paribas Cardif, “Generazione Z: un futuro che guarda al passato”
Sempre più connessi, multi-social e senza confini ma i valori e la vita vera tornano offline: i giovanissimi cambiano le regole andando oltre gli stereotipi tradizionali. Online, la comunicazione privilegia le immagini

Digitali e social ma anche inclusivi, responsabili, concreti e con valori importanti: gli appartenenti alla generazione Z riscoprono la famiglia, l’amicizia e la vita offline, smentendo gli stereotipi più diffusi sui giovanissimi. Questo quanto è emerso dalla ricerca “Generazione Z: un futuro che guarda al passato” commissionata da BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia, e condotta dall’istituto di ricerca AstraRicerche. Un viaggio attraverso gli occhi dei 14-24enni, per indagare il loro rapporto con la sfera sociale, la tecnologia, l’informazione, le abitudini di consumo, la mobilità, il tempo libero, il lavoro e le aspettative sul futuro.
La Generazione Z
Come possiamo, dunque, descrivere la Gen Z, che rappresenta ben l’11% della popolazione italiana? Sicuramente, non ci si trova difronte a una generazione rampante guidata solo dalle logiche dell’apparenza e del virtuale. Tutt’altro. Sono i valori autentici a contare veramente, quelli della famiglia e delle amicizie che, sorprendentemente, non sono quelle digitali, indicate solo dal 26%. Gli amici veri sono le persone che si frequentano durante il tempo libero (74%), i compagni di scuola o i colleghi di lavoro (58%) e solo in misura minore le persone conosciute sui social e poi frequentate nella vita reale (37%).
L’universo digital
In merito all’universo digitale i dati emersi confermano il pensiero diffuso, con gli smartphone che trionfano tra i device più utilizzati (93%) e irrinunciabili (87%), anche se non vengono sostituiti così di frequente, considerando che il 46% lo cambia solo se necessario. Unica vera alternativa allo smartphone è il laptop (per il 75%). Tra le app maggiormente utilizzate svettano quelle per vedere video (76%), ascoltare musica (67%) e fare acquisti (63%). WhatsApp, in assoluto (89%), e Instagram (82%) sono, come previsto, i social più utilizzati e irrinunciabili, con Facebook che si ferma al 72% e Tik Tok che raggiunge il 10%. A sorpresa, pur essendo nativi digitali e multisocial, solo meno di un terzo è molto attivo con contenuti nuovi o personali e meno di uno su cinque si definisce creatore di contenuti originali. Comunicano prevalentemente con le immagini (il 60% interagisce attraverso foto) che superano di gran lunga i video (6%).