Autore: Redazione
27/01/2017

Rapporto Italia Eurispes 2017: comandano i Millenials

La ricerca mette in evidenza il dominio tecnologico della generazione simbolo del passaggio alla società digitale nata tra anni Ottanta e Duemila

Rapporto Italia Eurispes 2017: comandano i Millenials

Si stava meglio quando si stava peggio; che ne sanno questi giovinastri di come ci si comportava prima? I giardini erano più verdi, il sole più giallo e il cibo più buono, cose che i Millennials non possono sapere e quindi dovrebbero solo tacere. In giro per i social, come per il mondo, ma ormai trattasi della stessa cosa o quasi, si avverte questa barriera eretta contro le generazioni più giovani, un misto di arroganza e nostalgia, di senso di superiorità e di consapevolezza di aver perso magari del tempo. Ma ormai nella sola Italia sono circa 11 milioni i cosiddetti Millennials, generazione simbolo nata tra gli anni Ottanta e il Duemila che sta segnando il passaggio alla società digitale.

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In rete, ma senza profondità

Grandi utilizzatori dei social network (il 76%), sullo smartphone trascorrono mediamente 2 ore e 41 minuti al giorno. Abbastanza disillusi sul futuro, il 48% ritiene indispensabile l’aiuto economico dei genitori per mettere su famiglia. I dati del Rapporto Italia Eurispes 2017 fotografano l’accerchiamento attorno ai poveri anziani, anche se magari solo quarantenni.

Per i giovani di questa fascia d’età che sta online 66 minuti e 34 secondi al mese, non è da sottovalutare neanche la tv che guardano per ben 4 ore 25 minuti al giorno. Ma non è tutto oro quello che luccica: i Millennials hanno difficoltà a pianificare il loro futuro finanziario. In particolare per il 45% di loro risparmiare rappresenta un grande sacrificio, mentre il 40% si dichiara sfiduciato circa la possibilità di percepire in futuro uno stipendio simile a quello dei propri genitori.

Alla ricerca di una comunicazione appropriata

I Millennials - spiega inoltre il rapporto - sono un target dinamico ed esigente in termini di acquisti: per il 79% i marchi dovrebbero costantemente innovare i propri prodotti; mentre il 49% ritiene che la comunicazione, se mirata e intelligente, può diventare un asset strategico per la marca. Eurispes ricorda, infine, che entro il 2020 questa fascia d’età costituirà il 25% della popolazione di Europa e Stati Uniti.