Rai Digital tiene su il morale degli italiani
La risposta all’emergenza del marchio, raccontata dal direttore area Radio, digitale e cinema di Rai Pubblicità Francesco Barbarani, in un primo semestre a tre velocità, tra news e crescita
Francesco Barbarani
C’è stato un periodo, all’interno di qualche era geologica del media, in cui qualunque cosa accadesse o fosse avvenuto, di buono e di meno buono, la Rai era sempre pronta ad appoggiarti, a sostenerti, a rallegrarti, intrattenerti, informarti. Le dicerie si sprecarono e alla fine si fece largo l’appellativo di Mamma Rai. E oggi? Non sarà più mamma, magari è diventata una zia, però di quelle molto presenti, moderne, digitali, multimediali. E visto quello che ci è capitato tra capo e collo nel corso di questo “simpatico” 2020, ne avevamo bisogno. Rai Digital, una presenza costante, con trend positivi, che si muove con fierezza tra le sabbie mobili dell’emergenza e si tira fuori. Delle strategie di contrattacco abbiamo chiesto lumi a Francesco Barbarani, direttore area Radio, Digitale e Cinema di Rai Pubblicità.
Che succede sul fronte digital?
«Dallo scorso autunno abbiamo lanciato tanti contenuti che ci hanno permesso di raggiungere risultati importanti. A ottobre, “il Collegio Stagione 4”, un programma tv esploso sul digital, ha generato ottimi risultati, soprattutto sul live streaming dove ha registrato un aumento del +99% rispetto alla stagione precedente. A novembre, il programma di Fiorello “VivaRaiPlay!” è diventato un appuntamento fisso nell’agenda degli italiani con oltre 15 milioni di visualizzazioni. A febbraio, “Sanremo 2020” ha confermato la forza del digital: la serata finale ha registrato oltre un milione di visualizzazioni in live streaming e una crescita del +47% delle interazioni social nelle 5 giornate. La kermesse ha messo in luce la complementarietà tra il target dell’audience lineare e quello del non lineare e per l’occasione è stato lanciato anche “l’AltroFestival”, un programma realizzato esclusivamente per la piattaforma RaiPlay. Durante il periodo del lock down, l’offerta digital Rai ha segnato crescite importanti in termini di visualizzazioni rispetto all’inizio dell’anno, grazie alla forza del contenuto di qualità, alla presenza multipiattaforma e alla capacità di raggiungere target differenti. Fondamentale l’apporto dato anche dai RaiPlay Originals lanciati in questi mesi, come “Tanto non uscivo lo stesso”, l’appuntamento con i The Jackal per raccontare la quotidianità durante il Covid e “Non voglio cambiare Pianeta”, entrambi titoli che hanno generato numeri molto interessanti anche sui giovani».
Anche il ritorno al calcio giocato deve essersi fatto sentire online…
«Altroché: la ripartenza del calcio ha avuto un seguito molto importante, con oltre 800mila visualizzazioni nella finale di Coppa Italia in live streaming su RaiPlay. Un risultato atteso, considerato lo stop forzato».
L’emergenza ha sicuramente portato qualcosa di buono sul fronte dell’informazione
«Nel periodo del lock down, Rai ha registrato delle crescite importanti rispetto a inizio anno anche grazie al settore dell’informazione»
Come avete chiuso il primo semestre?
«La raccolta pubblicitaria digital del primo semestre ha registrato una crescita vicino al 25% rispetto al pari periodo del 2019, giugno ha chiuso con una doppia cifra e luglio conferma questi trend positivi».