Rai: il CdA approva le nomine alle direzioni di genere e la cancellazione dell’edizione notturna dei TgR
Il palinsesto estivo presenterà la programmazione ideata secondo il nuovo modello organizzativo firmato dall’amministratore delegato Carlo Fuortes; Coletta al Prime Time, Ammirati confermata alla Fiction
Carlo Fuortes, amministratore delegato Rai
Con l’approvazione delle nomine alle direzioni di genere da parte del Consiglio di Amministrazione del 16 dicembre 2021, la Rai manda definitivamente in pensione la figura dei direttori di rete, come previsto dal nuovo modello organizzativo proposto dall’amministratore delegato Carlo Fuortes, basato su una suddivisione di competenze per argomento. Le scelte sono state tutte relative a persone già in servizio all’interno dell’azienda.
Le nuove direzioni
La prima “nuova” direzione è quella del Prime Time, alla guida della quale è stato destinato l’attuale direttore di Rai1 Stefano Coletta. Ad Antonio Di Bella, al momento corrispondente da New York, è stata affidata la direzione Day Time, che si occupa dei programmi di intrattenimento nell’arco della giornata, mentre per la direzione Cultura ed Educational è stata scelta Silvia Calandrelli, attualmente a capo di Rai Cultura, e Fabrizio Zappi, vicedirettore di Rai Fiction, si insedia alla direzione Documentari.
Alla direzione Fiction una conferma, l’attuale direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati; a Elena Capparelli, direttrice di RaiPlay, è stata affidata la direzione dei Contenuti Digitali. Luca Milano, attualmente alla guida di Rai Ragazzi, assume la direzione Kids, mentre Francesco di Pace, capostruttura per cinema e fiction di Rai3, assume la direzione Cinema e Serie Tv.
Lo scorso 18 novembre, inoltre, il CdA riunito a Napoli aveva nominato Alessandra De Stefano direttrice per lo Sport e Mario Orfeo direttore per l’Approfondimento. Le Direzioni di genere sono tenute d’ora in avanti a elaborare e curare la programmazione che troverà realizzazione a partire dal palinsesto estivo.
Cancellati i tg regionali notturni
Nella seduta di ieri il Consiglio ha approvato anche il piano di trasmissione e produzione della Testata Giornalistica Regionale per l’anno 2022, ratificando di fatto la cancellazione dell’edizione notturna dei tg regionali.
Amministratore delegato e presidente, Marinella Soldi, hanno espresso il voto a favore, insieme ai consiglieri Igor De Biasio (Lega) e Simona Agnes (Forza Italia), mentre Riccardo Laganà (indipendente) ha votato contro. Francesca Bria (Pd) e Alessandro Di Maio (M5S) si sono astenuti.
L’Usigrai ha emesso un comunicato che recita: “Il taglio di budget per cancellare la terza edizione della Tgr deciso con una maggioranza risicata del CdA: appena 4 voti a favore su 7, decisivo quindi il sì di Fuortes per avere la maggioranza. È questo il risultato di una azione unilaterale dell’amministratore delegato, senza alcun confronto sindacale e senza alcun progetto complessivo. Il voto di oggi dovrebbe indurre l’Ad a un ripensamento e ad aprire subito un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, invece di portare in Cda tagli lineari che poco rispondono alle esigenze dei cittadini e dell’azienda e molto invece alle critiche di alcune parti politiche e di concorrenti privati".
"Ci auguriamo - dice ancora - che il segnale dato oggi dai consiglieri di amministrazione che si sono astenuti o hanno votato contro il ridimensionamento immotivato dell’informazione per il Territorio rappresenti il segnale inequivocabile della necessità di un progetto industriale per la Rai. Non è rinviabile un confronto serio e leale sul futuro dell’azienda: non serve solo alle dipendenti e ai dipendenti della Rai ma alle cittadine e ai cittadini di questo paese per confermare il ruolo e la funzione che il contratto di servizio e il parlamento Europeo riconoscono al Servizio pubblico radiotelevisivo e multipiattaforma”.