Autore: Redazione
23/11/2020

RadioMediaset investe in una ricerca con il meter di Nielsen; nel 2020 calo oltre il 22%, nel 2021 stima crescita a due cifre

Il polo radiofonico del Biscione ha avviato una sperimentazione per avere dati qualitativi: l’a.d. Paolo Salvaderi: «RadioTer fornisce la currency per il mercato, usiamo la tecnologia per migliorare il nostro lavoro»

RadioMediaset investe in una ricerca con il meter di Nielsen; nel 2020 calo oltre il 22%, nel 2021 stima crescita a due cifre

Paolo Salvaderi, amministratore delegato RadioMediaset

La radiofonia italiana ha sempre più fame di informazioni qualitative sui propri ascolti. All’inizio dell’anno RadioMediaset ha attivato una ricerca interna attraverso il meter di Nielsen che dovrebbe fornire le prime evidenze nel 2021. «Il nostro obiettivo non è acquisire nuovi dati sugli ascolti delle nostre radio, per quello c’è RadioTer che rappresenta la currency condivisa tra editori e mercato; noi siamo alla ricerca di approfondimenti qualitativi per avere i quali stiamo investendo autonomamente in questa sperimentazione molto costosa, che utilizza un campione rappresentativo anche in termini quantitativi per il numero consistente di meter distribuiti» spiega Paolo Salvaderi, amministratore delegato del polo radiofonico di Mediaset.

Il dovere di un editore, aggiunge Salvaderi, «è stare al passo con quanto la tecnologia mette a disposizione del business. Il nostro settore sta affrontando un forte impatto dovuto alla trasformazione digitale e all’avvento, anche nel mondo delle radio, di soggetti over the top. Per questo crediamo di dover fare ricorso a tutti gli strumenti possibili per migliorare il nostro lavoro e i nostri risultati. Non farlo sarebbe controproducente». Tavolo Editori Radio «è fondamentale per i rapporti con il mercato, ma non tutti hanno la stessa visione al suo interno. Noi come gruppo leader abbiamo la necessità di esplorare le opportunità offerte dalla tecnologia».

Ottimismo per il 2021

Sullo scenario dei prossimi mesi Salvaderi esprime ottimismo. «Il 2020 è stato a dir poco complesso per tutti i mezzi, gli editori e le concessionarie. La radio ha reagito con prontezza subito a giugno, recuperando lo svantaggio accumulato a marzo, aprile e maggio. Luglio e agosto sono stati mesi positivi in cui è stata dimostrata la resilienza della radio. A ottobre e novembre vedo segnali confortanti, nonostante i nuovi provvedimenti adottati dal Governo per fare fronte alla pandemia. La suddivisione del Paese in zone (con differenti gradi di restrizioni e aperture, ndr) non ha generato le problematiche che abbiamo sperimentato nei mesi del confinamento. Non stiamo riscontrando tagli o “sparizioni” delle campagne come allora, e questo è un dato confortante. Vuol dire che le aziende hanno fatto esperienza e hanno messo in atto un processo adattativo, non sono più impreparate».

Per il prossimo anno «ci aspettiamo la ripresa del mezzo, tutti gli operatori di mercato stanno indicando una crescita in doppia cifra rispetto al 2020, quindi noi stiamo guardando con ottimismo agli sviluppi attesi nell’anno che viene». Una crescita a doppia cifra è quanto si attende RadioMediaset nel 2021, «anche se non torneremo ai livelli precedenti all’anno in corso. Certo tutto dipenderà anche dall’evoluzione della pandemia e dalla tempistica legata a un eventuale vaccino, soprattutto per quanto riguarda il tema degli eventi sul territorio, che al momento sono per ovvie ragioni totalmente bloccati».

La chiusura 2020

Volendo individuare un aspetto positivo della crisi innescata dalla pandemia «è che in momenti di difficoltà come questo il pubblico si lega ancora di più ai brand di riferimento che diventano dei veri e propri lovemark. Cresce il livello di affezione e l’interazione con il pubblico». Quest’anno, RadioMediaset prevede di chiudere con ricavi in calo tra il 22% e il 25%, «più o meno in linea con l’andamento medio del mercato rispetto al quale, in questo momento, vantiamo un paio di punti di vantaggio. Da marzo a maggio abbiamo scontato il lockdown, la chiusura delle attività, il vuoto nelle strade con le auto ferme e le case automobilistiche altrettanto. Da giugno si sono mossi in maniera importante i settori che hanno cercato di recuperare, il retail, le assicurazioni, mentre il food non mai smesso di darci una mano. L’anno prossimo quindi mi aspetto che buona parte della crescita sia determinata dal recupero di quanto non investito tra marzo e giugno».

La radio non si ferma

Durante il 2020 RadioMediaset ha completato la propria offerta editoriale in televisione tra digitale terrestre e piattaforme satellitari con il lancio di Radio 105 Tv a gennaio, e Radio Monte Carlo Tv a maggio subito dopo la fine del lockdown. A queste iniziative si aggiunge il varo di United Music, la piattaforma digitale che raccoglie oltre 150 canali radiofonici tematici anch’essa lanciata lo scorso gennaio.

«Nonostante il momento difficile non abbiamo rinunciato a presentare nuove iniziative, ora tutti i nostri brand radiofonici sono in tv e grazie anche United Music le digital audience complessive generate dai nostri brand raggiungono i tre milioni di streaming al mese». A livello di palinsesto, sono stati fatti degli interventi su alcuni programmi per esaltarne il già alto potenziale. Su Radio 105 è stato lanciato il nuovo “13 pm” con Paolino e Martin mentre su Virgin Radio, Alteria – al secolo Stefania Bianchi, approdata all’emittente nel 2019 – va in onda dalle 9 alle 11 dal lunedì al venerdì al posto di Paola Maugeri.

Quest’ultima si è trasferita alla domenica, con il programma serale “Paola is virgin at night”, «un format di successo che ci hanno chiesto di esportare in altre sedi del network Virgin Radio». Alvin, Katia Follesa e Fernando Proce sono le new entry di R101 nel 2020, mentre Radio Monte Carlo si è rafforzata con Isabella Eleodori, Tamara Donà, Guido Bagatta e Alberto Davoli. Nel 2021 ci sono nuovi progetti per le televisioni, a partire da Radio 105 Tv. Dopo il lancio dello streaming tv di “105 Takeaway” con Daniele Battaglia e Diletta Leotta, e “105 Mi Casa” di Max Brigante, dal 15 gennaio arrivano i cartoon dello “Zoo di 105”, la punta di diamante della ammiraglia RadioMediaset.

«Si tratta di un format molto vicino a “I Simpson” e ci servirà per spingere lo “Zoo” anche in televisione». In primavera inoltre arriverà anche “Music&Cars”, il programma in onda nel pomeriggio con Fabiola e Dario Spada. «Partiremo inoltre con un nuovo progetto di radio digitale realizzato con la direzione artistica di Marco Mazzoli (deus ex machina dello “Zoo”, ndr) pensato per individuare e allevare nuovi talenti radiofonici, che al momento chiamiamo 105 Lab». Su Virgin Radio TV invece arriveranno, sempre in simulcast, “Revolver”, il programma del primo pomeriggio condotto da Ringo, mentre in primavera 2021 il programma del mattino di Alteria seguito da “Personal Giulia” con Giulia Salvi.