RadioMediaset: da giugno c’è una ripresa della raccolta, con buone prospettive per i prossimi mesi estivi
Dopo un primo timestre vicino al pareggio, il polo radiofonico del Biscione vede un ritorno degli investitori a partire da metà maggio; l’Amministratore Delegato Paolo Salvaderi commenta tutte le novità legate alla “fase 2”
Paolo Salvaderi
Con la “fase 2” ripartono i progetti di sviluppo televisivo di RadioMediaset che qualche settimana fa ha completato la propria offerta con il lancio di Radio Monte Carlo Tv, in onda da metà maggio sul canale 716 di Sky e sul 67 di TivùSat con un palinsesto di flusso con i video musicali. «E’ l’ultima delle nostre emittenti nazionali a sbarcare in tv. Abbiamo scelto il satellite perché siamo convinti che offra una maggiore coerenza dal punto di vista del profilo del target, posizionato nella fascia adulta e mediamente più alta e acculturata, mentre la programmazione è pensata per rendere l’esperienza televisiva coerente con l’ascolto radiofonico» spiega a DailyMedia Paolo Salvaderi, A.D. del polo radiofonico del Biscione. Nel frattempo si lavora alla partenza di nuovi programmi in simulcast già a settembre, su R101 Tv, dove arriveranno i Finley con il loro programma della fascia di drive time serale, e su Radio 105 Tv, dove sbarca il “best of” serale dello “Zoo di 105”. Sempre sulla tv dell’ammiraglia sono attesi tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo Max Brigante e Jack La Furia. Infine, nel primo trimestre del 2021 dovrebbe essere la volta di Ringo con “Revolver” su Virgin Radio Tv.
A metà maggio ripresa dell’adv
Intanto, si assiste a una ripresa degli investimenti pubblicitari dopo la forte contrazione registrata da tutto il mercato pubblicitario durante il lockdown. «È stato un periodo del tutto anomalo e drammatico, caratterizzato da un blackout dalla metà di marzo alla metà di maggio. Ora la partita è ricominciata e speriamo di non doverci fermare. Per quanto ci riguarda l’impatto di marzo è stato mitigato da un primo bimestre molto forte, perciò il trend del trimestre si avvicina allo zero. Ad aprile abbiamo avuto il momento più basso perché e aziende dovevano ancora capire cosa sarebbe successo. Maggio è già stato diverso perché ha avuto due velocità. La prima più prudente e poi, dal 18, con le riaperture di negozi, moda e concessionarie è ripartita l’attività naturale delle aziende. Stiamo registrando segnali positivi per la raccolta appunto da metà maggio con il ritorno di farmaceutici, auto e assicurazioni in aggiunta a food e gdo, una ripresa che sta continuando in questo mese di giugno che, anche se non chiudese in positivo, ci apre buone prospettive per la raccolta dei prossimi mesi». La radio è comunque vista come un mezzo strategico, «che ha enfatizzato le opportunità di vendita in prossimità. Inoltre, gli ascolti non sono caduti più di tanto, e nel momento in cui sono ricominciati gli spostamenti in auto sono ripartiti anche gli ascolti».
Da settembre graduale ritorno in radio
«L’emergenza Covid ci ha rallentati, alcuni di questi progetti dovevano vedere la luce lo scorso marzo. Per settembre stiamo riorganizzando il rientro in radio, sempre nel rispetto delle disposizioni di sicurezza, perché credo fermamente nella necessità del lavoro di squadra per realizzare il prodotto. Ci siamo attivati sin dall’inizio di marzo per poter fare la radio da casa, riuscendo ad assicurare la continuità ai palinsesti e andiamo in onda con uno standard discreto. In questo lungo periodo la tecnologia è stata provvidenziale, anzi grazie ai collegamenti con le piattaforme di videoconferenza abbiamo avuto più ospiti ad aprile e maggio che in tutta la nostra storia, e in particolare siamo stati in grado di coinvolgere personalità di grande spessore, tra figure istituzionali, medici, esperti titolati e tante star». Le emittenti di RadioMediaset hanno anche rafforzato il presidio sull’informazione, raddoppiata tra marzo e aprile, e nei mesi estivi le programmazioni rimarranno accese a pieno ritmo per soddisfare la richiesta degli ascoltatori.
L’importanza degli eventi live
È venuto a mancare l’aspetto legato agli eventi sul territorio. «Gli eventi non rappresentano per noi una linea di ricavi, sono però uno strumento di marketing quindi per sviluppare il rapporto con gli ascoltatori abbiamo investito sui social media. La radio però non può prescindere dal contatto con il pubblico. Il digitale può essere utile ma non credo ai concerti online. Speriamo di tornare presto a quelli in presenza».